Cesenatico
Il punto sui quattro caffè Alzheimer del territorio
In vista dell’atteso appuntamento di domenica 10 settembre con la maratona Alzheimer, nella mattinata di oggi, martedì 5 settembre, la dirigente dei Servizi sociali dell’Unione dei Comuni Valle Savio Elisabetta Scoccati e la presidente di Asp Cesena/Valle Savio Maria Elena Baredi, insieme ad altri referenti del settore comunale, hanno partecipato alla seconda edizione del Forum nazionale dei Caffè Alzheimer organizzata da fondazione Maratona Alzheimer e dall’associazione italiana di Psicogeriatria (Aip) nella Colonia Agip di Cesenatico.
Nel corso dei lavori, a cui è intervenuto anche il professore Romano Prodi, sono stati affrontati gli aspetti cognitivi, comportamentali e relazionali nelle demenze, gli interventi possibili e le prospettive di lavoro in rete. Il forum trae origine dal progetto “Caffè Alzheimer diffuso”, ideato dalla fondazione che, nel 2022, ha coinvolto nove Regioni, comprese alcune zone caratterizzate da forte fragilità come le aree terremotate, e ha visto l’organizzazione di 20 Caffè pilota. Un’esperienza virtuosa e di comunità presente anche a Cesena e nel territorio di Vallata, dove i 4 caffè Alzheimer sono organizzati da Caima (Caregivers associazione italiana malati di Alzheimer) e Amici di Casa “Insieme”, fondazione Opera Don Baronio, realtà del Terzo settore, l’Ausl Romagna, in collaborazione con l’Unione e Asp Cesena/Valle Savio.
“I Servizi sociali – commentano l’assessora ai Servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo e la dirigente Elisabetta Scoccati – promuovono le politiche diffuse attraverso il progetto dei caffè Alzheimer, nati dalla sinergia tra pubblico e privato come luogo di incontro seguendo una logica di aiuto e stimolazione contro ogni deterioramento cognitivo. Questi caffè, due a Cesena, uno a Bagno di Romagna e uno a Mercato Saraceno, sono luoghi protetti dove i pazienti a cui viene diagnosticata questa malattia neurodegenerativa hanno la possibilità di incontrarsi non soltanto con i propri familiari e caregiver, ma anche con educatori e sanitari specializzati. Si tratta di contesti sereni e di svago che, promuovendo la creatività e la socializzazione, abbattono la solitudine e qualsiasi alienazione dalla realtà. Il nostro impegno è di promuovere iniziative di questo tipo che non vanno solo incontro alla singola persona ma ad intere famiglie. L’elemento della socialità, fondamentale in contesti come la Residenze per anziani e i Centri diurni, sono parte viva del percorso di cura e assistenza della persona”.
Nei Caffè Alzheimer infatti le persone con disturbi di memoria o con demenza possono stare insieme ai loro familiari o assistenti e vivere momenti di relazione, condivisione e benessere. Le persone che partecipano possono trovare supporto e informazioni attraverso lo scambio reciproco di esperienze e il confronto con i volontari, gli psicologi e gli operatori delle diverse associazioni che hanno attivato questo progetto.