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DEMANIO

Concessioni balneari, Consiglio dei ministri proroga quelle esistenti fino al 2027

Varato il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi Ue. Governo soddisfatto. Critica Legacoop

Spiaggia di Cesenatico vista da Ponente

Sembra chiudersi il contenzioso fra Italia e Unione europea sulle concessioni balneari. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, ha approvato ieri un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

I punti principali della riforma delle concessioni concessioni demaniali marittime sono l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.

"La collaborazione tra Roma e Bruxelles - ha sottolineato una nota di Palazzo Chigi - ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un’annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione"

"La Commissione europea accoglie con favore la decisione dell’Italia", ha commentato a stretto giro la portavoce Ue per il mercato interno, Johanna Bernsel, parlando di "una soluzione completa, aperta e non discriminatoria" da attuare nei prossimi tre anni. 

Critica invece Legacoop Romagna, a cui sono associate quasi tutte le cooperative balneari. "Un passo indietro anche rispetto alla Legge 118/2022 del Governo Draghi: non scioglie i dubbi e lascia molte incertezze", questo il giudizio che fa leva anche sul "grave ritardo che ha messo a rischio la continuità stessa del settore".

Per Legacoop "balza subito agli occhi come molte delle scelte fatte dal Governo non colgano le indicazioni giunte in questi anni dalle cooperative e dalle associazioni. Auspichiamo quindi che il decreto possa essere discusso e migliorato attraverso il confronto con le associazioni del settore e gli enti locali prima della sua conversione definitiva in legge".

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