Dall'Italia
Le scuole della Fism a convegno
“Rigenerazione” è il titolo del convegno promosso dalla Fism Emilia-Romagna in programma sabato 8 ottobre, a partire dalle ore 10, al Forum Monzani di Modena.
Luca Iemmi, presidente regionale della Federazione italiana scuole materne (Fism), ricorda finalità e obiettivi del convegno. “Abbiamo scelto il tema “Rigenerazione” perché dopo la pandemia le scuole dovrebbero rigenerarsi facendo esperienza di quello che è successo nel male e nel bene (in questo caso la scoperta di nuovi mezzi di comunicazione con le famiglie e i bambini). Rigenerazione perché, dal punto del Covid, puntiamo a ripartire da dove eravamo arrivati. Rigenerazione anche relativamente al ruolo delle nostre scuole nel grande villaggio educativo ricordato da papa Francesco. Questo perché bisogna che arriviamo alla vera “parità”. In caso contrario, con il calo delle nascite e l’aumento dei costi (soprattutto quelli energetici), non potremo sopravvivere. Si deve rivedere il modello della legge 62/2000 che è disattesa. L’alternativa è ripensarla o, più semplicemente, applicarla”.
Al convegno, dice Iemmi, “abbiamo invitato Aldo Fortunati dell’Istituto degli Innocenti di Firenze che proporrà uno sguardo nazionale su come sta andando il sistema integrato di educazione 0-6 anni. La mia relazione proporrà un focus sullo stato delle scuole in Emilia-Romagna e quali sono le problematiche che abbiamo all’interno del sistema integrato. Tra le più importanti quella dei titoli di studio. Non si trovano più insegnanti con il titolo di studio abilitante. Le Università, causa il numero chiuso, sfornano pochissimi laureati o per lo meno in numero insufficiente per il sistema. Lo Stato continua a fare assunzioni di insegnanti dell’infanzia. La conseguenza? Anche per la mancanza di contributi non riusciamo a garantire degli stipendi equivalenti a quelli statali e i nostri insegnanti, per fortuna non tutti, se ne vanno. All’incontro sarà presente anche un rappresentante dell’Università di Bologna: con l’Alma mater cercheremo di capire se ci sono strade per superare il numero chiuso. Un aiuto a cercare soluzioni che, in sede di convegno, chiederemo anche all’Ufficio scolastico regionale. Ribadiremo inoltre che nell’ambito del Pnrr, l’Ufficio non dia parere positivo per aprire scuole laddove sono già presenti le nostre. Altro problema. Ci sono Comuni che non erogano i contributi che ci spetterebbero e ne parleremo con Anci regionale”.
“Sul piano tecnico – aggiunge Iemmi – affronteremo i problemi tecnici dell’accreditamento che ha costretto le nostre scuole ad aumentare le ore di formazione nei confronti dei dipendenti a fronte di contributi che rimangono stabili. Col presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini parlerò dell’offerta della Regione peraltro alta sul nido (6 milioni di euro prelevati dal Fondo sociale europeo). Va bene, complimenti ma non dobbiamo scordarci il “3-6”. Perché se in questo segmento i contributi non crescono noi, complice anche il calo demografico, abbiamo maggiori costi e maggiori difficoltà”.