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SCUOLA

Lunedì la prima campanella, studenti in calo in provincia

Il messaggio del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Ai docenti: "Autorevolezza e rispetto". Agli alunni: "La perfezione non esiste"

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Ultimissime ore di vacanza per gli studenti emiliano-romagnoli: lunedì 16 settembre li attende il suono della prima campanella a scuola. In Provincia di Forlì-Cesena tornano tra i banchi 51.199 alunni e alunne (- 1,4 per cento rispetto l’anno scolastico precedente), così distribuiti: 4.780 frequentano le scuole dell’infanzia, 15.200 la primaria, 10.655 le medie e 20.564 le superiori. Tra questi ci sono 1.767 studenti con disabilità, segnando un aumento del 4,99 per cento.

Un po’ di dati anche sul fronte del personale scolastico: 55 i dirigenti scolastici (otto le reggenze), 5.496 i docenti di cui 1.075 di sostegno, mentre il personale Ata (assistenti amministrativi e tecnici, collaboratori scolastici e altri) si attesta a 1.591 unità.

A tutti arriva il saluto del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Bruno Di Palma, le cui parole prendono spunto da uno dei padri della pedagogia italiana, Andrea Canevaro. “L’augurio è che possiate appartenere alla vostra scuola, alla vostra classe, al vostro contesto di vita, che possiate "farne parte", cercando un equilibrio e una relazione positiva fra voi e l'insieme cui appartenete - afferma -. La scuola è di tutti, ma soprattutto di ciascuno di voi: abbiatene cura; custodite e salvaguardate i materiali e i locali che avete la fortuna di avere a disposizione”.

E poi un invito a coloro che lavorano nel mondo della scuola e alle famiglie. “È importante dare autorevolezza al ruolo dei docenti ed allo stesso modo rispettare quello dei genitori, ma con un unico obiettivo: il bene dei nostri studenti - prosegue -. In particolare, al personale scolastico dico: andate incontro ai vostri e nostri studenti, piccoli o grandi che siano. Cercate la giusta relazione”.

E infine una riflessione sulle situazioni di sofferenza e disagio che sempre più investono ragazze e ragazzi, nella consapevolezza dell’impossibilità di essere perfetti. “Vivete la scuola e la vostra vita dando la giusta importanza ai veri valori e non rincorrendo il superfluo, con la normale serenità che deve appartenere alla vostra età. Non inseguite a tutti i costi, né a livello fisico né a livello sociale, una perfezione che spesso non può esistere, per nessuno”, conclude Bruno Di Palma.

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