Macfrut 2020: tra Oriente e Occidente sulla via delle spezie

Tante conferme e altrettante novità per la 37sima edizione della manifestazione sulla filiera ortofrutticola che è stata presentata stamattina, davanti ad una sala gremita, nella prestigiosa cornice della Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri, a sottolineare l’impegno e lo sguardo ai mercati oltre frontiera.

“Si consolida la collaborazione con la fiera” afferma nell’introduzione Stefano Nicoletti, Capo Ufficio Internazionalizzazione delle Imprese e “padrone di casa”.

“Un evento dedicato al comparto agroalimentare per il quale l’Italia è prima al mondo, anche per l’attenzione a sviluppo sostenibile e sicurezza alimentare, con un quinto di sostanze chimiche presenti rispetto alla media europea: 0,3 per cento contro 1,5 per cento.”

Rimarcando l’identità profondamente internazionale, Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera, introduce tutte le iniziative che vogliono rappresentare il meglio del comparto ortofrutticolo: dalla riproposizione del salone dedicato ai biostimolanti, ai tre campi di prova Acqua Campus, sulle innovazioni per l’irrigazione, Macfrut Field Solution, per le avanguardie tecnologiche, e Greenhouse Technology Village, dedicato all’orticoltura fuori suolo.

Confermato anche il Tropical Fruit Congress, questa volta con focus sull’avocado che sta diventando un frutto europeo e il cui consumo in tre anni è più che raddoppiato.

Sul fronte delle novità, oltre al B2B Meeting Agenda che mette in contatto buyer e operatori specializzati, si inserisce l’International Tomato Contest, campionato mondiale del pomodoro e la giornata finale del simposio mondiale sulla fragola (International Strawberry Symposium).

Dopo l’Africa sub-sahariana, in questa edizione i riflettori saranno puntati sui mercati emergenti dell’Asia, in forte crescita per ortofrutta e spezie, nel quale trova piena espressione la novità assoluta del salone Spices & Herbs Global Expo, proposto per la prima volta in ambito europeo a conferma della natura innovativa che contraddistingue il Macfrut, mirando a captare le diverse tendenze e diventare sempre più punto di incontro globale anche per aree in grande fermento e con alto potenziale di sviluppo, amplificando se non anticipando le nuove mosse (e alleanze) da intraprendere per rimanere competitivi in un comparto non esente da crisi e attacchi, climatici ma non solo.

Però la valorizzazione della filiera e il lavoro di squadra non parlano solo straniero e, nonostante l’anima internazionale, la Sardegna è stata scelta come Regione Partner dell’evento, perché se gli occhi vanno lontano le radici restano ben piantate in Italia.

Tutti concordi a sfruttare le potenzialità derivanti da sinergie sia nazionali che, specialmente, con l’estero con l’auspicio comune verso attese ed efficaci azioni politiche da parte del nuovo governo.