Polizia ferroviaria regionale. I numeri di un anno intenso

La Polizia di Stato traccia un bilancio dell’attività del compartimento della Polizia ferroviaria in Emilia Romagna. con un comunicato inviato alla stampa in cui sono ricordati i numeri di un intenso lavoro e ricordate alcune storie finite bene.

Sono state 261 mila le persone controllate, con un aumento del 40 per cento rispetto al 2021. 71 arrestati e 1.345 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria.

Numerosi anche i sequestri: 44 armi, 36 da taglio e 8 improprie nonché 640 grammi di cannabinoidi, 50 gr. di cocaina, 900 gr. di eroina e 30 gr. di hashish.

Durante l’anno sono state impiegate 14.800 pattuglie in stazione e 1.840 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 3.680 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 680 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.

Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 41 operazioni: 13 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrastodelle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 13“Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 12“Oro Rosso”,finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose.

In campo internazionale è proseguita l’attività di cooperazione con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti Railpol, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte. La Polizia ferroviaria ha inoltre partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 237 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 450 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 114 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 30 tonnellate di materiale ferroso di provenienza illecita, la denuncia di 11 soggetti ed il sequestro di 4 veicoli.

Nell’ambito dei controlli ai trasporti ferroviari di merci pericolose, sono state effettuate 11 verifiche su circa 90 carri ferroviari, italiani e stranieri. 5 le irregolarità riscontrate nel corso delle 3 action week dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.

Nel 2022 gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato 314 persone scomparse, di cui 280 minori. Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi, sia di viaggiatori che, in violazione di regole di comportamento hanno messo a repentaglio la propria incolumità, nonché di persone colte da malore o aspiranti suicidi. Come nel caso di un ragazzo ventenne di Reggio Emilia che nella giornata di San Valentino, è stato contattato dalla fidanzata che gli ha annunciato l’intenzione di interrompere la relazione sentimentale. In preda allo sconforto il giovane ha deciso di togliersi la vita sedendosi sui binari della linea ferroviaria storica Bologna – Milano. La segnalazione da parte di un cittadino e l’immediato intervento di una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Reggio Emilia ha permesso di salvare la vita al ragazzo.

A Bologna la professionalità e la prontezza di un agente della Polizia ferroviaria hanno evitato che si consumasse una tragedia all’interno della stazione di Bologna Centrale dove, nel pomeriggio dell’8 marzo, un poliziotto che si stava recando in ufficio per iniziare il turno di vigilanza ha notato un uomo intento a sistemare il contenuto della propria valigia, posizionato sul ciglio del marciapiede, ben oltre il limite segnalato dalla linea gialla, zona nella quale non bisogna assolutamente sostare in quanto si rischia di venire travolti dal treno in arrivo. L’agente ha più volte gridato all’uomo di allontanarsi, senza però ricevere alcuna reazione e, visto sopraggiungere sul binario attiguo al marciapiede un treno ed intuendo la tragedia che stava per accadere, ha iniziato a correre in direzione dell’uomo e, una volta raggiunto, lo ha trascinato verso l’interno del marciapiede, proprio pochi attimi prima del sopraggiungere del convoglio.

Storia a lieto fine anche quella che nel pomeriggio dell’11 luglio che ha visto protagonista un ragazzino alla stazione di Reggio Emilia. Il giovane viaggiava assieme ad una comitiva diretta aPescara ma, alla partenza del treno, non è riuscito a salire a bordo, rimanendo da solo sul marciapiede. Veniva quindi notato dagli Agenti della Polizia Ferroviaria che immediatamenteallertavano i genitori i quali, impossibilitati a raggiungere in tempi brevi il figlio, fornivano il recapito telefonico della responsabile del gruppo, nel frattempo giunta a Bologna. Nonostante ipoliziotti avessero terminato il turno di servizio, per non lasciarlo di nuovo in difficoltà, non hanno esitato a “scortarlo” in sicurezza in treno fino a Bologna, dove ha finalmente potuto riabbracciaregli amici e con loro riprendere il viaggio.

L’8 agosto, nella stazione di Riccione, una donna che stava aspettando il treno è stata colpita da arresto cardiaco. La situazione è apparsa, fin da subito, molto grave ai presenti, che hanno visto la donna accasciarsi su una panchina priva di conoscenza. I primi soccorsi sono stati prestati dal personale della Polizia ferroviaria in servizio di vigilanza nella stazione e da un medico,presente sul posto che, in attesa dell’ambulanza, hanno immediatamente iniziato a praticare le manovre di rianimazione per poi, unitamente al personale del 118 sopraggiunto,effettuare il massaggio cardiaco e attuare le procedure previste dal protocollo di rianimazione cardiopolmonare Blsd, salvandole la vita.