Dall'Italia
Racconti e immagini sulla condizione delle carceri femminili in Italia
Testimonianze, racconti e immagini dai principali istituti penitenziari femminili della Penisola. Sono state presentate questa mattina la tavola rotonda organizzata da Risveglio assieme alle altre due edizioni locali del Corriere Cesenate (di Cesena e di Faenza) e l’inaugurazione della mostra del fotoreporter Giampiero Corelli Domani faccio la brava. Donne e madri nelle carceri italiane sulle condizioni di vita nelle carceri femminili italiane in programma domani, 2 settembre, alle 17 a Palazzo Rasponi delle Teste, a Ravenna. Un intenso pomeriggio che ha l’obiettivo di avviare una riflessione sul ruolo della società civile nell’inclusione delle persone detenute.
Recluse. Donne nelle carceri italiane è il titolo della tavola rotonda coordinata da Francesco Zanotti, direttore di Corriere Cesenate, Risveglio e Il Piccolo, alla quale parteciperanno due direttrici di importanti carceri italiane. Si tratta di Cosima Buccoliero, responsabile del “Lorusso e Cotugno” di Torino, Rosa Alba Casella, direttrice de “La Dozza” di Bologna. Con loro Letizia de Maria, magistrato di sorveglianza e Adriana Pannitteri, giornalista Tg1 e autrice di alcuni libri sulla condizione femminile in carcere. Porterà anche la sua testimonianza, Carmelo Musumeci, in passato destinatario della massima misura restrittiva della libertà personale, l’ergastolo ostativo.
All’inizio della tavola rotonda sono stati invitati a portare i loro saluti tutte le autorità cittadine: l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, il prefetto, Castrese De Rosa, l’assessore comunale Livia Molducci. Ha assicurato la sua partecipazione anche la direttrice della casa circondariale di via Port’Aurea, Carmela De Lorenzo.
Alle 18,30 è in programma l’inaugurazione della mostra di Giampiero Corelli (mostra che proseguirà a Palazzo Rasponi fino al 18 settembre) frutto di un reportage durato due anni con racconti inediti delle detenute di tredici istituti di pena femminili italiani, da Rebibbia alla Dozza di Bologna dalla Giudecca (Venezia) a Messina, Reggio Calabria, Trani, Torino e Palermo: l’ultima parte di una lunga indagine iniziata più di vent’anni fa. Una sezione della mostra sarà ospitata al Darsenale-Bizantina Brewpub (in viale Giovanna Bosi Maramotti): in questo caso l’inaugurazione è in programma sempre il 2 settembre alle 20,30.
In occasione della mostra è stato anche pubblicato il libro “Domani faccio la brava. Donne e madri nelle carceri italiane” (Danilo Montanari editore) che raccoglie le immagini e i testi delle interviste esclusive realizzata da Corelli a detenute e agenti di polizia penitenziaria nel corso del suo reportage.
“È una collezione di ritratti di donne in carcere realizzati da Giampiero Corelli negli ultimi due anni – si legge ancora nella presentazione -. Due incredibili anni di pandemia e restrizioni che hanno cambiato il nostro modo di vivere e di percepire l’idea stessa di libertà. Vulnerabili e impauriti, rinchiusi nelle nostre abitazioni, abbiamo osservato il mondo dalle finestre sperimentando la reclusione, sorpresi da un orizzonte sempre uguale. Forse proprio questa esperienza collettiva d’isolamento e costrizione consente di attribuire un valore fortemente empatico alla realistica rappresentazione della reclusione femminile”.
La mostra a Palazzo Rasponi delle Teste è visitabile fino al 18 settembre, a ingresso libero. Orari di apertura feriali: dalle 16 alle 20. Domenica: dalle 11 alle 20. Chiuso il lunedì.
Le iniziative sono state realizzate con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Anm Emilia-Romagna, Anm Sezione Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Cna, Trc, Ordine degli Avvocati e Fondazione Forense, Circolo ravennate e del Forestieri, Darsenale, Pluriservice, Palingen, Raining Labels.
Per informazioni: 0544 35404 (Iat Ravenna).