Dall'Italia
Sentenza Consulta su suicidio assistito, Mpv: “una sconfitta per tutta la società”
“Il Movimento per la vita condivide lo sdegno e l’amarezza di tanti per questa grave sconfitta civile di cui si è fatta responsabile la Corte Costituzionale. Una sconfitta per tutta la società”. Lo si legge in una nota del Mpv, dopo la sentenza della Corte costituzionale sulla depenalizzazione dell’aiuto al suicidio in determinati casi.
“La Corte, dalle scarne informazioni ricevute, ha calpestato le regole della democrazia arrogandosi un potere che non le compete – sottolinea il Movimento per la vita -. Gravissimo anche il fatto che non siano stati ascoltati i forti inviti e i richiami a portare il dibattito in seno alle istituzioni che rappresentano i cittadini. Una prepotenza che avrà purtroppo i suoi effetti nefasti sulla solidarietà. Verranno meno le ragioni profonde della prossimità e dell’assistenza. Con tutte le drammatiche conseguenze sul Servizio sanitario nazionale”.
Per il Movimento per la vita, “la sofferenza non si combatte con il farmaco letale, ma con la terapia del dolore e le cure palliative. È chiaro che dietro l’introduzione sociale del suicidio assistito come dell’eutanasia c’è una cultura che non sa riconoscere la dignità umana nei malati, nei disabili, negli anziani e strumentalizza il tema della libertà. È la cultura dello scarto”.
Di fronte a questi scenari, “è necessario reagire e non soccombere. Ci resta la speranza che il Parlamento intervenga almeno per evitare le peggiori derive, che la coscienza dei medici si rifiuti di collaborare ad atti che cagionano la morte, che la medicina palliativa e la terapia del dolore sia davvero diffusa su tutto il territorio nazionale, che si rinforzino autentici legami e relazioni di autentica solidarietà, perché come abbiamo detto tante volte la morte si accetta e non si cagiona”. Questo, conclude il Mpv, “è civiltà”.