Tumori, in Emilia-Romagna la sopravvivenza è superiore al dato nazionale

In Emilia-Romagna si muore meno di tumore. Per i malati oncologici c’è una percentuale di sopravvivenza a cinque anni maggiore rispetto a quella nazionale: il 65 per cento contro il 54 per cento negli uomini e il 69 per cento contro il 63 per cento nelle donne.

Lo dicono i dati del Registro regionale tumori, che fotografano la situazione del quinquennio 2016-2020, presentati oggi alla stampa.

“La prevenzione e i corretti stili di vita – commenta in una nota l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini – sono le chiavi per la lotta contro il cancro, che in Emilia-Romagna è un impegno concreto. Grazie all’attività di ricerca, a diagnosi sempre più precoci, a strumentazioni e terapie sempre più innovative e ai professionisti d’eccellenza del nostro servizio sanitario regionale, abbiamo raggiunto risultati molto confortanti, di cui siamo orgogliosi. Ora facciamo un altro passo avanti, per coinvolgere sempre più persone nei percorsi gratuiti di prevenzione. Per questo dal prossimo anno abbiamo deciso di estendere lo screening del tumore del colon retto a una più ampia fascia d’età, quella dei 70-74 anni, con l’auspicio che siano in tanti ad aderire. Non smetteremo mai di insistere sull’importanza della prevenzione, uno strumento fondamentale di lotta contro il cancro che purtroppo in tanti sottovalutano ancora”.   

Nello specifico, nel periodo 2016-2020, prostata (20 per cento incidenza, 3.190 casi), polmone (13.5 per cento, 2.156 casi) e colon-retto (11 per cento, 1.758 casi) sono i primi tre tumori più diffusi tra gli uomini, mentre mammella (30.9 per cento, 4.644 casi), colon-retto (11 per cento, 1.590 casi) e polmone (8.6 per cento, 1.291 casi) sono quelli più diffusi tra le donne. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è negli uomini del 98 per cento per il tumore al testicolo, del 96 per cento per quello alla tiroide e del 95 per cento per il melanoma cutaneo. Nelle donne, invece, 98 per cento per il tumore alla tiroide, 95 per cento per il melanoma cutaneo e 92 per cento per il tumore alla mammella.

I dati diffusi evidenziano che in Emilia-Romagna sono pochi i tumori la cui incidenza è in aumento, e le leucemie sono in calo. Tra gli uomini, ad esempio, diminuiscono i tumori alla cavità orale, allo stomaco, al colon-retto, al fegato e al polmone, mentre aumentano quelli al testicolo e il melanoma cutaneo. Stabili quelli all’esofago, pancreas e rene-vie urinarie. Tra le donne, diminuisce il cancro allo stomaco, colon-retto e fegato, mentre aumenta quello al pancreas, al polmone e il melanoma cutaneo. Stabili quelli alla mammella, al collo dell’utero e all’esofago.

Quanto ai tumori nei giovani, diversi studi internazionali hanno rilevato aumenti di incidenza negli under 50, che hanno nell’obesità uno dei fattori di rischio primari. Al momento, da prime analisi esplorative, questo problema assume dimensioni molto limitate in Emilia-Romagna, ma la Regione fa sapere che nei prossimi mesi saranno realizzate analisi statistiche approfondite.

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