“Il futuro ha un solo nome: pace”

“Non possiamo non guardare al conflitto in corso ed esprimere tutta la preoccupazione e lo sgomento per quanto sta avvenendo”. Lo ha detto poco fa il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, prendendo la parola a Palazzo Vecchio, all’inizio della sessione congiunta tra vescovi e sindaci che caratterizza la penultima giornata dell’incontro sul Mediterraneo promosso dalla Cei a Firenze.

“Viviamo ore drammatiche”, ha esordito Bassetti, ricordando che “con i vescovi presenti a Firenze abbiamo espresso il dolore per il terribile scenario in Ucraina. Abbiamo fatto appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi. Si fermi la follia della guerra! Conosciamo bene questo flagello, per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la pace”. “Ogni conflitto è una inutile strage, come affermò Benedetto XV nel pieno della Prima Guerra Mondiale”, ha ricordato il presidente della Cei: “Il presente non può che essere racchiuso in una parola che diventa invocazione: pace!”.

“Consegnando alla storia queste giornate, traiamo un impegno a proseguire in un processo, non semplicemente ideale, di fratellanza e di conoscenza delle diversità che sono una grande ricchezza”, ha proseguito Bassetti: “La bellezza del mosaico di tradizioni e culture, violata dai drammi che vivono molti nostri popoli, è imperativo perché il Mare Nostrum torni a essere crocevia di storie e tradizioni e non più doloroso cimitero”. “L’uomo – diceva La Pira – è tale per la sua capacità di incontro che corrisponde alla sua intima natura sociale e al disegno di Dio che con la sua grazia agisce perché gli uomini e i popoli compongano, nel rispetto di tutte le loro diversità, l’unitarietà della famiglia umana”. “Noi siamo Mediterraneo”, ha commentato Bassetti: “Facciamo sì che il nostro futuro sia davvero organizzato da questa speranza”.

Sarà il cardinal Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, a presiedere domani, alle 10,30 nella basilica di Santa Croce, la celebrazione eucaristica conclusiva dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, che si è svolto in questi giorni a Firenze sul tema: “Mediterraneo frontiera di pace”. Alla Messa parteciperà il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, mentre il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, farà un saluto conclusivo.

La mattinata di domani – informa l’Ufficio nazionale della Cei per le comunicazioni sociali, che ha diffuso poco fa il programma aggiornato dopo la notizia della mancata partecipazione di papa Francesco – comincerà alle 8,30, nel Salone dei Cinquecento, con le conclusioni dei due incontri tra i vescovi e i sindaci, cui seguirà l’introduzione di Dario Nardella, sindaco di Firenze. Poi le testimonianze del cardinale Cristóbal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat, del sindaco di Atene, Kostas Bakoyannis, di monsignor Zelimir Puljic, arcivescovo di Zadar, presidente della Conferenza episcopale di Croazia, del sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, di monsignor Rami Flaviano Al-Kabalan, procuratore a Roma del Patriarcato di Antiochia dei Siri e del sindaco di Instanbul, Ekrem İmamoğlu.

Concluderà la sessione  in Palazzo Vecchio il cardinale Bassetti.