Papa Francesco ad Assisi, accolto da 550 poveri

Papa Francesco è ad Assisi, arrivato da un paio di ore nel piazzale della basilica di Santa Maria degli Angeli. Ad accoglierlo, oltre alle autorità che gli hanno rivolto un saluto, sono i 550 poveri provenienti da diverse parti d’Europa. E proprio da alcuni poveri sono stati consegnati simbolicamente al Pontefice il mantello e il bastone del Pellegrino, a indicare che tutti sono venuti pellegrini nei luoghi di san Francesco per ascoltare la sua parola.

Sceso dall’auto, il Papa ha percorso a piedi, indugiando a lungo, il viale che conduce alla Porziuncola. Si è intrattenuto soprattutto sui bambini, che dai lati delle transenne lo hanno salutato con le bandierine bianche e gialle e gli striscioni colorati. In basilica, la testimonianza di sei poveri – due francesi, un polacco, uno spagnolo, due italiani – e a seguire il discorso del Santo Padre. Dopo un momento di pausa e di ristoro, il rientro nella basilica per un momento di preghiera con il Pontefice.

“Siamo molto preoccupati per quattro dei nostri figli rimasti in Afghanistan e vorremmo il vostro aiuto per salvare anche loro”. Portando la sua testimonianza davanti al Papa, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, Qadery Abdul Raza ha lanciato questo accorato appello. “Noi siamo una famiglia che ha lavorato con l’esercito italiano e siamo preoccupati per loro”, ha spiegato Abdul, qui in Italia con sua moglie Salina: “In Afghanistan eravamo in pericolo, e uno dei nostri figli è stato ammazzato dai talebani”. “Siamo molto contenti di stare in Italia e ringraziamo il governo italiano che ci ha salvato”, ha proseguito Raza.

La mattinata si concluderà con la distribuzione del dono del Santo Padre ai poveri e i saluti conclusivi. Il Papa rientrerà poi in elicottero in Vaticano, mentre i poveri saranno ospitati per il pranzo organizzato da tutte le Caritas dell’Umbria. Si concluderà così lo speciale “prologo” della Giornata mondiale dei poveri, indetta da Bergoglio al termine del Giubileo della misericordia. La quinta edizione della Giornata, che verrà celebrata in tutte le diocesi del mondo, vedrà il suo momento culminante nella Messa presieduta dal Papa domenica prossima, 14 novembre, alle 10 nella basilica di San Pietro.