Dalla Chiesa
Papa in Asia e Oceania. Ai giornalisti in volo: “È il mio viaggio più lungo, grazie della compagnia”
Papa Francesco è arrivato a Giacarta, capitale dell’Indonesia, prima tappa del suo 45esimo viaggio apostolico, che si svolge in Asia e Oceania. Al suo arrivo all’aeroporto, è stato accolto dal ministro per gli Affari religiosi e da due bambini in abito tradizionale che gli hanno donato dei fiori. Dopo il saluto delle delegazioni e la Guardia d’onore, il Papa ha raggiunto in auto la nunziatura apostolica, dove è stato ricevuto all’ingresso dell’edificio dal personale, da un gruppo di malati e da un gruppo di migranti e rifugiati.
In Indonesia Francesco pronuncerà quattro discorsi, tutti in italiano. Il primo è in programma domani mattina, alle 10.35 (le 5.35 ora italiana), per l’incontro con le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico, nel palazzo presidenziale.
“Vi ringrazio di venire in questo viaggio. Grazie per la vostra compagnia, credo che sia il viaggio più lungo che io ho fatto”. Così il Papa ha salutato, sul volo da Roma a Giacarta, i giornalisti di tutto il mondo che lo accompagnano a bordo, salutandoli poi uno a uno. I cronisti, a loro volta – riferisce Vatican news – hanno consegnato al Santo Padre lettere e regali. Tra questi, il dono portato dalla Cina dalla giornalista Stefania Falasca che ha consegnato la riproduzione di una stele di Xian risalente all’anno 635, un’antica intestazione dell’annuncio del Vangelo nel grande Paese asiatico da parte di un missionario. Clément Melki, corrispondente dell’agenzia francese Afp, per quindici giorni inviato a seguire il lavoro della ong Mediterranea Saving Humans sulla nave Mar Jonio, ha regalato invece al Papa una torcia, utilizzata da tanti profughi che si trovano in mare aperto per trovare la via di casa o per farsi intercettare durante i naufragi.
“Mi sta a cuore questo”, le parole di Francesco, che ha inoltre ricevuto dalla giornalista della emittente spagnola Radio Cope, Eva Fernández, la maglia di Mateo, un bambino di 11 anni di un paesino vicino Toledo, Mocejon, ucciso lo scorso 18 agosto durante una partita di calcio con i suoi amici. Al Papa, Eva Fernández ha regalato la divisa di calcio rossa del giovane col numero 11. Francesco ha ascoltato la storia, ha benedetto la maglia e ha preso con sé, poggiandola sul petto, la lettera che la mamma di Mateo gli ha inviato.