Dalla Chiesa
Papa in Slovacchia: “Non riduciamo la croce a simbolo politico”
“Non riduciamo la croce a un oggetto di devozione, tanto meno a un simbolo politico, a un segno di rilevanza religiosa e sociale”. È il monito del Papa, che nell’omelia della Divina Liturgia in rito bizantino presieduta oggi a Presov, in Slovacchia, ha ricordato che “alcuni santi hanno insegnato che la croce è come un libro che, per conoscerlo, bisogna aprire e leggere”.
“Non basta acquistare un libro, dargli un’occhiata e metterlo in bella mostra in casa”, ha spiegato Francesco. “Lo stesso vale per la croce: è dipinta o scolpita in ogni angolo delle nostre chiese. Non si contano i crocifissi: al collo, in casa, in macchina, in tasca. Ma non serve se non ci fermiamo a guardare il Crocifisso e non gli apriamo il cuore, se non ci lasciamo stupire dalle sue piaghe aperte per noi, se il cuore non si gonfia di commozione e non piangiamo davanti al Dio ferito d’amore per noi”.
“Se non facciamo così, la croce rimane un libro non letto, di cui si conoscono bene il titolo e l’autore, ma che non incide nella vita”, il monito del Papa.