Cesena Siamo Noi sulla politica del verde in città: “Necessaria più condivisione”

Nell’ultimo consiglio comunale, la maggioranza che guida la città, Pd-Cesena 2024, ha votato a favore la mozione di Cesena Siamo Noi, che integrava un bando regionale a firma Pd, sui contributi per nuove alberature e ha votato contro la proposta, in una seconda mozione di Csn, di istituire un Regolamento e un Piano del Verde, al momento mancante, assieme ad una Consulta con le realtà cittadine sensibili ed esperte. Entrambe le mozioni sono state costruite con proposte fatte direttamente da cittadini, in un percorso di lavoro trasversale iniziato mesi fa tramite un neo-costituito Gruppo Alberi.

Per giustificare la bocciatura, difficilmente comprensibile da parte di un’amministrazione che promuove la tutela ambientale al centro della propria politica e che si definisce “Green”, sono state addotte vacue motivazioni e di dubbia consistenza.  L’intervento per il gruppo consiliare Pd ha definito il regolamento come una scelta limitante e “forte”, meglio sostituibile da non ben definite “linee di indirizzo”, che però all’oggi non ci sono e non sono consultabili, dichiarando infine che l’amministrazione è “refrattaria” ai regolamenti.

L’assessore di riferimento ha inoltre aggiunto che è in corso una procedura di selezione di un consulente in materia. Insomma, si è affrontato la proposta di un regolamento del verde, richiesta dalla cittadinanza, come si trattasse di un intervento a fini  burocratici, inopportuno e superfluo, invece che di una precisa e legittima richiesta di normare e strutturare  un settore come quello del Verde, di primaria importanza in una città, di cui Cesena  è ancora inspiegabilmente sprovvista. L’assessore all’ambiente con le sue risposte dichiara ai cittadini richiedenti, che un percorso partecipato, inclusivo e strutturato, vale meno di una consulenza e della decisione di pochi eletti.

Il regolamento serve a regolare e tutelare il nostro verde pubblico, dei viali e dei parchi: è un patto condiviso per la tutela del nostro patrimonio. Bologna, Rimini, Forlì, Ravenna: sono solo alcune delle città della nostra Regione dotate di Regolamento del verde pubblico e privato (fatto da maggioranze a guida Pd), mentre Cesena non è dotata né di questo né di un piano del verde. Se viene regolato il verde privato, noi ci chiediamo perché mai non dovrebbe essere regolato anche quello pubblico? Un atteggiamento dove a perderci è la qualità democratica e partecipativa della città. A pensare male viene in mente la frase del Marchese del Grillo nel film con Alberto Sordi, “io so io e voi … “, ma sarà  l’effetto della calura estiva sotto un albero troppo potato.

Riteniamo che non ci sia più tempo per procrastinare scelte importanti sul Verde in città, non capiamo come un’amministrazione possa chiudersi a riccio su proposte concrete da parte di cittadini, tra l’altro già assunte in tante città limitrofe, delegando scelte così strategiche a “consulenze” interne ed esterne, come se si trattasse di un tema meramente tecnico, esclusivo e solo per pochi eletti competenti; capiamo la difficoltà del gruppo di maggioranza di uscire dal confine di quanto non sia proposto da loro stessi, ma in questo caso non si tratta di una semplice bocciatura ad una mozione di CSN, in questo caso si nega a Cesena la possibilità di dare dignità e spazio al Verde urbano in un momento storico ambientale molto delicato, attraverso un Regolamento e un Piano che lo tutela. (…).

Gruppo Alberi CSN