Lettere
I 50 anni della chiesa di Montenovo e un ricordo di don Gino Pollarini
Lo scorso 21 novembre, a causa del Covid-19, non si sono potuti festeggiare i 50 anni dalla consacrazione della chiesa di Montenovo. I festeggiamenti sono stati rimandati a quest’anno. Pubblichiamo per l’occasione un testo di Antonio Gasperini, maestro in pensione e parrocchiano attivo.
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Caro direttore,
nella vita di ognuno di noi c’è un tempo per nascere, uno per crescere e un tempo per ricordare.
Oggi per la comunità parrocchiale di Montenovo è tempo di ricordare don Gino Pollarini, per 44 anni parroco di questa comunità. È pure tempo di ricordare e festeggiare i cinquant’anni della costruzione della nostra nuova chiesa e della sua consacrazione a san Pietro apostolo.
Era il 1970 e dopo diverse vicende e battaglie burocratiche, don Gino riuscì a fare erigere questa bellissima chiesa con le opere parrocchiali annesse. È ubicata su un colle panoramico da cui lo sguardo spazia dal mare alle fertili colline di Montenovo e il sole la illumina tutta, dall’alba al tramonto.
Si è detto delle opere parrocchiali. A tal proposito è bene sapere che don Gino intervenne personalmente nella direzione dei lavori e impose il suo parere su alcune varianti della complessa costruzione che comprende le aule per l’asilo, il circolo, il teatro e, nel parco, il gioco delle bocce e un campo di pallavolo. Come si vede, l’insieme di quest’ampia struttura comprende quegli spazi e servizi necessari per accogliere i piccoli e i più grandi della comunità.
È bene ricordare anche che il nostro parroco aveva pure in mente di fare costruire, a valle del parco giochi, una moderna scuola elementare e, allo scopo, sollecitò l’Amministrazione comunale di inserire il sito nel Piano regolatore di quegli anni.
Don Gino è stato un parroco lungimirante, sempre impegnato a volgere lo sguardo al futuro per il bene e il progresso di questa comunità. Quelli che hanno una certa età ricordano benissimo che, alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, egli si prodigò per fare arrivare la corrente elettrica lungo la strada Provinciale fino al borgo di Montenovo, raccogliendo il consenso e il contributo economico dei cittadini interessati.
E come fa un pastore avveduto che ricostruisce il recinto dell’ovile quando questo è rovinato, anche il nostro parroco allorché la vecchia chiesa (ubicata vicino al cimitero) divenne pericolante, s’impegnò con tutte le sue forze e notevoli sacrifici economici a far nascere questo moderno tempio cristiano per la sicurezza e la formazione spirituale dei suoi fedeli.
Per le ragioni qui esposte, noi parrocchiani dobbiamo essere grati a don Gino e conservarne riconoscente memoria.
E dobbiamo dimostrare una sincera gratitudine anche verso quei parroci e amministratori parrocchiali che dopo la sua morte, avvenuta nel giugno 1982, hanno continuato a celebrare le sacre funzioni in questa chiesa. In ordine di successione: don Tarcisio Dall’Ara, don Luca Baiardi, don Giorgio Brandolini, don Luigi Moretti, don Elvezio Motta, don Domenico Altieri, don Stefano Pasolini.
Antonio Gasperini (Montenovo di Montiano)