La Lega: “Il come siamo bravi noi di Castorri si scontra con la realtà”

Pubblichiamo di seguito, una nota giunta in redazione a firma di Antonella Celletti ed Enrico Sirotti Gaudenzi, in replica alla conferenza stampa dell’assessore Castorri di giovedì scorso (vedi notizia richiamata).

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I problemi ci sono, eccome. Parliamo della recente conferenza stampa del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Christian Castorri che ha tentato di arginare le critiche nei confronti di progetti e cantieri in corso a Cesena con una difesa d’ufficio che ha confermato tutte le nostre preoccupazioni. Il “come siamo bravi noi” di Castorri si scontra troppo spesso con progetti esteticamente brutti e approssimativi e con errori e superficialità nella realizzazione delle opere.

Non è un gran merito avviare tanti cantieri e spendere decine di milioni se i progetti non corrispondono a canoni di obiettiva utilità e di armonia con il contesto urbano e se le opere non sono realizzate a regola d’arte. Alle tante perplessità sul nuovo viadotto Kennedy, per esempio, si aggiungono quotidianamente altri particolari. Vedi le evidenti difficoltà degli autobus (o di qualunque mezzo pesante) provenienti da via Cervese-via Assano a svoltare a destra per imboccare il viadotto (come si evince dalle già visibili ruotate sui cordoli a pochi giorni dall’inaugurazione), con l’obbligo di manovre al centro della carreggiata. La conferenza stampa dove il sindaco Enzo Lattuca sembrava una comparsa, ha mostrato un Castorri in difficoltà nel tentativo di autoassolversi usando come prova il proprio attivismo soverchiante rispetto ai colleghi di Giunta. Due gli errori che imputiamo all’assessore: la sua frettolosità e la sottovalutazione delle critiche.

A preoccuparci non sono i “ritardi” che hanno giustificazioni credibili, ma l’incapacità di ascolto, i progetti raffazzonati e realizzati in qualche modo, i soldi sprecati, la superficialità verso il patrimonio storico cesenate, l’indifferenza rispetto ai disagi dei cittadini e la resistenza a trovare alternative condivise. Non siamo noi a dover misurare le critiche con la realtà, come afferma Castorri. È al vicesindaco che serve immergersi in un bagno illuminante di realtà”.