La cesenate Tiziana Lugaresi pone l'attenzione
"Salviamo il nostro prato" sul percorso dei Gessi
Nei prossimi mesi in un'area verde di Ponte Abbadesse saranno scaricati 120mila metri cubi di terra. Con danni per la fauna e disagi per i cittadini
A Cesena il percorso dei Gessi è noto e molto frequentato da chi cerca spazi verdi, a due passi dalla città, ideali per trascorrere qualche ora in cammino o in corsa.
In una delle aree verdi che caratterizzano il percorso nei prossimi mesi saranno scaricati 120mila metri cubi di terra dallo scavo per la messa in sicurezza del torrente Cesuola.
A questo proposito la cesenate Tiziana Lugaresi pone l'attenzione con una lettera.
Uno dei luoghi di Cesena più frequentati da sportivi e camminatori, il prato ai piedi del percorso dei Gessi, attraversato dalla ciclopedonale più amata della città, sarà interessato nel giro di un anno o poco più da un movimento intenso di terra e camion voluto dalla Regione con il consenso del Comune.
Tecnici e amministratori non sono riusciti infatti a individuare altra collocazione per il terreno di scavo dell'area di espansione prevista per la messa in sicurezza del torrente Cesuola, circa 120mila metri cubi, se non prevedendo di scaricarlo nel bellissimo prato fotografato.
Il che comporterebbe la movimentazione di migliaia di autocarri con seri problemi di circolazione. E per questo assurda decisione pedoni, ciclisti e cittadini tutti dovrebbero dire addio per un lungo periodo a questo angolo di paradiso dove fare sana attività di movimento a pochi passi dalla città.
Con danni anche per la fauna: vi scorrazzano ora lepri e caprioli e per tutto l'inverno vi dimora da qualche tempo uno stormo di aironi bianchi cercabuoi. Il campo infatti rientra in un'area di pregio ambientale ed è destinato a colture biologiche.
Perché allora scaricare questa ingente mole di terreno senza nessun apparente vantaggio, proprio in questo luogo? I cittadini venuti a conoscenza del progetto in modo casuale, dato che un'informazione precisa dalle fonti ufficiali è mancata, se non dopo precise richieste in merito, si sono organizzati per diffondere la notizia e raccogliere le adesioni di chi, nell'interesse di tutti, vorrà opporsi a questa decisione che danneggia la qualità della vita dell’intera città.
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