“Due mondi e una rosa per Anita”, rinviato il viaggio della delegazione brasiliana

Il virus covid-19 ha impedito anche il viaggio che la Delegazione brasiliana composta dai membri di tre Stati (Santa Catarina, Rio Grande do Sul e Paranà), doveva fare in Italia dal 2 al 9 aprile prossimi, per visitare tutti i Comuni emiliano-romagnoli aderenti al progetto “Due mondi e una rosa per Anita”, ideato dal Museo e Biblioteca Renzi in collaborazione con l’Istituto Tecnico Garibaldi-Da Vinci” e l’Instituto Cultural “Anita Garibaldi”.

«Si è trattato di un gesto di responsabilità che dall’Italia abbiamo voluto dare agli amici brasiliani – spiega il sindaco di Borghi Silverio Zabberoni –. Dal Governo brasiliano in questi giorni, trasportati dall’entusiasmo e senza rendersi conto della nostra effettiva situazione, ci hanno comunicato che il viaggio è stato autorizzato, anzi, la Delegazione avrebbe portato con sé dei protocolli d’intesa da sottoporre alla nostra Regione, al Ministero e ai nostri Comuni, che hanno continuato a dare la loro disponibilità ad accoglierli fino all’ultimo. Ma l’emergenza sanitaria e il fatto che non è possibile svolgere eventi e riunioni, come prevedeva lo stesso programma delle visite con la messa a dimora della rosa “Anita Garibaldi” in alcuni Comuni, mi ha indotto a confrontarmi con le Autorità e a prendere questa decisione, fra il grande rammarico di tutti: si è pertanto deciso che il viaggio sarà solo rimandato in Autunno, quando la Delegazione presenterà alla nostra Regione dei protocolli d’intesa turistici, culturali, economici e legati all’istruzione, che potranno aprire la strada a tantissime nuove e interessanti prospettive per il progetto e per i territori dei nostri Comuni.

Ma è proprio in questo momento di difficoltà che il progetto sembra prendere sempre più forza, perché il vero messaggio che esso diffonde è stato colto un po’ ovunque e in Lussemburgo si è formata una équipe che sta lavorando febbrilmente per portare il suo contributo a diffondere il progetto nel nord Europa, e presentarlo all’Unione Europea in vista del 2021 quando ci saranno le celebrazioni del 200° della nascita di Anita.

Ma come ha sottolineato il sindaco Zabberoni, la cosa importante è l’aspetto turistico, culturale, commerciale e relativo alle scuole, perché nel progetto sono integrate tutte insieme queste grandi prerogative, sostanziali per i nostri territori tanto è che ci stanno arrivando richieste di adesioni da ogni parte d’Italia. È il direttore del Museo Renzi Andrea Antonioli, autore e coordinatore del progetto internazionale “Due mondi e una rosa per Anita” a spiegarcelo: «Le adesioni sono già decine, ma noi possiamo procedere solo gradualmente. Tra maggio e luglio verranno inaugurate rose a Lendinara (RO), Penne (PE), Riofreddo (Roma), e devo riuscire a veder come fare per inserire anche Asti, Aprilia (LT) e altre città, mentre anche Roncofreddo e Longiano, due Comuni importantissimi della Trafila, hanno già mostrato la volontà di aderire ed essendo vicini potremo certamente considerarli già in questi mesi».

Molti auspicano anche che possano aderire al progetto i restanti Comuni romagnoli che hanno avuto un ruolo fondamentale per la celebre Trafila, vale a dire Savignano sul Rubicone, Gatteo e Forlì, e anche Cesena, dove ha sede la rosa presso l’Istituto Tecnico “Garibaldi-Da Vinci”. Inutile aggiungere che se questi dovrebbero aderire, anche perché entrerebbero a far parte di un progetto internazionale di grande respiro che a prescindere dai benefici turistici ed economici irrinunciabili allo stato attuale, si pone davvero come un grande movimento universale, svincolato da ogni ideologia politica, religiosa o di parte, che non sia cioè legata a valori come l’amore, la solidarietà e la pace, prerogative positive e fondamentali e più che mai attuali.