Rubicone
San Mauro Pascoli fa il processo a Cuore di Edmondo De Amicis
Pochi libri, come Cuore di Edmondo De Amicis, hanno avuto un impatto profondo nel forgiare uno spirito nazionale. Pubblicato dall’editore Treves nel 1886, il volume è stato un vero e proprio bestseller di fine Ottocento, tanto da toccare la centesima edizione appena quattro anni dopo. Solo Pinocchio e il libro dell’Artusi sono arrivati a tanto in quegli anni, accomunati poi dal successo proseguito anche nei decenni successivi. Ma se su questi ultimi due la critica è piuttosto unanime nell’inserirli nel pantheon dei grandi, su Cuore di De Amicis ancora oggi il giudizio è controverso: c’è chi l’ha stroncato per i buoni sentimenti e il carattere pedagogico nazionale, c’è chi continua ad esaltarne l’intento morale nei difficili anni del post Unità d’Italia. Senza dimenticare la controversia sull’immagine Romagna violenta e delinquenziale.
E proprio per essere un libro controverso il tradizionale Processo del 10 agosto a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli ha deciso di metterlo alla sbarra in qualità di imputato. “Processo a Cuore”, infatti, è il tema di questo evento dell’estate, promosso da Sammauroindustria, che da 24 anni mette sotto torchio un personaggio, un tema o un periodo chiave della storia dell’umanità. A decidere il verdetto saranno i partecipanti muniti di paletta, in una scelta tutt’altro che semplice. Quanto meno per il parterre dei contendenti.
A guidare l’accusa sarà lo storico dell’Università di Bologna Roberto Balzani, la difesa Giampaolo Borghello già docente di Letteratura italiana all’Università di Udine. Presidente del Tribunale Gianfranco Miro Gori, fondatore del Processo e direttore di Sammauroindustria. Lo scenario dell’evento è sempre la Torre di pascoliana memoria a San Mauro Pascoli, luogo dal forte carico simbolico: amministrata da Ruggero Pascoli, padre di Giovanni Pascoli, ucciso da ignoti proprio il 10 agosto del 1867.
Il verdetto del Processo viene emesso dal pubblico presente munito di paletta. L’ingresso è libero. L’inizio è alle 21.
La presentazione della 24esima edizione del Processo è stata presentata questa mattina a Casa Pascoli alla presenza del Presidente e del direttore di Sammauroindustria (associazione che organizza il Processo), Daniele Gasperini e Miro Gori, del Sindaco di San Mauro Pascoli Moris Guidi e dell’Assessora alla Cultura Lisa Maroni.
Perché processare Cuore. Accenni di accusa e difesa
Il libro viene ambientato nella Torino dell’Unità d’Italia con gli eventi narrati tra gli anni 1881 e 1882. Tre i filoni del volume: il diario di Enrico Bottini, ragazzo di famiglia borghese, che in prima persona riporta episodi e personaggi della sua classe scolastica durante un anno in terza elementare; il filone epistolare, con le lettere che il padre scrive a Bottini; il filone narrativo, coi racconti del maestro elementare su varie storie, sempre interpretate da fanciulli. Evidente è l’intento pedagogico di De Amicis: ispirare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l’amore per la patria, il rispetto per l’autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l’eroismo, la carità e la pietà per gli umili e gli infelici.
Avanza più di una critica sul volume l’accusatore Roberto Balzani che anticipa alcune sue cartucce dell’arringa. “Cuore parla alla nazione, naturalmente, ma l’autore attinge a figure regionali di fanciulli, ciascuna delle quali finisce per alludere, sia pure in forma molto edulcorata, a caratteristiche peculiari del territorio. Ci sono, fra gli altri, uno ‘scrivano’ fiorentino, una ‘vedetta’ lombarda, e un piccolo eroe forlivese, che si sacrifica per proteggere la vecchia nonna dall’aggressione a mano armata di un rapinatore introdottosi furtivamente nell’abitazione. Quanto deve il capitolo di Cuore alla tradizione della Romagna ‘delinquente’? E in che misura gli abitanti di questo lembo estremo di pianura padana si percepivano come effettivamente diversi e riottosi, rispetto al mainstream borghese e umbertino? Insomma: Edmondo De Amicis aveva buone ragioni per celebrare il valore del bambino Ferruccio come esemplare? E, se sì, da dove aveva tratto notizie attendibili?”.
Non la pensa in questo modo il difensore Giampaolo Borghello. “Le ragioni del successo del libro sono molteplici. Da un lato c’è il ruolo della scuola, al centro del libro, con la scansione di un diario scritto dallo scolaro Enrico Bottini: la scuola è un vero e proprio microcosmo; è la parte per il tutto (l’intera società). Una realtà ben individuata, con il vicino soffio del Risorgimento: il quadro squisitamente torinese è ispirato allo scrittore anche dall’esperienza dei due figli scolaretti. Individualità torinese, ma anche eccezionale universalità. Nei personaggi (il primo della classe, il povero, il cattivo, il ricco snob, il testardo, il traffichino…) si sono felicemente riconosciuti i lettori di tante epoche e di tanti paesi. Cuore vuol essere un libro di edificazione, di lucida ed appassionata esaltazione del bene, della volontà e dell’altruismo. Le doti squisitamente letterarie di De Amicis emergono nella perfetta tenuta complessiva del libro e anche nella capacità di concludere un episodio con una singola magistrale frase”.
Un po’ di storia del Processo del 10 agosto
Promosso da Sammauroindustria, il Processo è nato nel 2001 dall’idea di riaprire il caso sull’omicidio del padre del Poeta, Ruggero Pascoli, assassinato in un agguato il 10 agosto del 1867. Da quella prima intuizione si sono susseguiti, il 10 agosto di ogni anno, altri Processi su personaggi che hanno fatto la storia della Romagna (e non solo): il Passatore di Romagna (2002), La cucina romagnola (2003), Romagna di Mussolini (2004), Mazzini (2005), Secondo Casadei (2006), Garibaldi (2007), Togliatti (2008), Badoglio (2009), il Romagnolo (2010), Cavour (2011), Processo d’Appello Pascoli (2012), Rubicone (2013), Pellegrino Artusi (2014), Il ’68 (2015), Giulio Cesare (2016), Rivoluzione Russa (2017), Romagna delle 5 Marce su Roma (2018), Machiavelli (2019), I Vitelloni (2020), il Partito Comunista (2021), Ulisse (2022), Rivoluzione Francese (2023).
Sammauroindustria è un’associazione pubblico-privato nata nel 2000 con l’obiettivo di valorizzare i due elementi identitari di San Mauro Pascoli: la cultura della scarpa e il suo poeta natale, Giovanni Pascoli. Attualmente ne fanno parte le principali aziende di San Mauro Pascoli (Giuseppe Zanotti, Pollini, RR Holding, Sergio Rossi, CBR Tacstile), la scuola del Cercal e il Comune di San Mauro Pascoli. Tre le principali iniziative dell’associazione: il Processo del 10 agosto evento simbolo dell’estate in Riviera giunto alla 24esima edizione; il concorso internazionale per giovani stilisti ‘Un Talento per la Scarpa’; il Premio Pascoli di poesia che ha registrato l’adesione dei massimi esponenti della letteratura italiana ed estera.
Presidente di Sammauroindustria è Daniele Gasperini, direttore Gianfranco Miro Gori.