San Mauro mare, respinta la proposta delle scogliere davanti alla costa

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna fa sapere, tramite comunicato stampa, che è stata respinta la risoluzione di Rete Civica che chiedeva di mettere in sicurezza la costa di San Mauro Mare realizzando scogliere al posto dei cordoni di sabbia, al fine di stabilizzare la linea di costa. Una soluzione che eviterebbe danni agli stabilimenti e alle imprese sulla costa, ripristinando a San Mauro Mauro la situazione precedente e favorendo il ripascimento.

A chiederlo, si legge nel comunicato, è stata una risoluzione di Rete Civica a firma Marco Mastacchi (primo firmatario) e Simone Pelloni in cui si ricorda che “quanto fatto finora ha portato alla perdita di diverse decine di migliaia di metri cubi di sabbia a San Mauro a Mare che difficilmente sarà ripristinata con le lavorazioni meccaniche dei fondali”. Secondo Mastacchi “i rifacimenti previsti per la prossima primavera raschieranno il fondale già malmesso e difficilmente si recupererà spazio utile. L’apertura di varchi nelle scogliere ha portato alla perdita di migliaia di metri cubi di sabbia. E anche i lavori tra Marina e Lido di Savio e saranno insufficienti”.

Così il capogruppo, prosegue il comunicato, ha chiesto alla giunta “di attivarsi per realizzare le scogliere laddove siano necessarie per costruire difese adeguate alla forza del mare in luogo di cordoni di sabbia e per ripristinare a San Mauro Mare la situazione precedente alla chiusura dei varchi per procedere poi al ripascimento, così come già la Regione Emilia-Romagna ha realizzato nel limitrofo comune di Bellaria Igea Marina”. L’obiettivo è stabilizzare la costa favorendo l’ampliamento della spiaggia nella zona protetta.

Secondo Lia Montalti (Partito democratico) quel tratto confina anche con il tratto Bellaria-Igea Marina. Nell’area di San Mauro Mare c’è una spiaggia spaziosa protetta da scogliere distanti 130 metri dalla riva. Il trend è quello di un progressivo insabbiamento. Nel 2017, il Comune di San Mauro Mare avvia un progetto di apertura di quattro varchi nelle scogliere, per migliorare la corrente litoranea. Nella primavera 2022 sono stati eseguiti i lavori con la clausola che l’intervento fosse sperimentale, quindi monitorato ogni sei mesi. E’ stato rilevato un aumento dell’erosione. Si è scelto così di presentare il progetto per ridurre i varchi a due. Non accogliamo la risoluzione perché il Comune stava già intervenendo per migliorare qualità delle acque e quel tratto di costa. E la Regione sta intervenendo con il ripascimento di sabbia e un investimento di 50mila euro”.

Massimiliano Pompignoli (Lega) ha affermato “di non capire perché il Pd respinga la risoluzione. La risoluzione voleva risolvere i problemi di quel territorio. La soluzione definitiva non è stata trovata. Occorre capire come soddisfare le esigenze del territorio e salvare le spiagge”.

Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato la fondatezza della risoluzione annunciando di votare a favore.

Conclude il comunicato stampa “Mastacchi ha replicato che l’intervento è sì sperimentale, e ha alti costi, ma ‘la spiaggia è scomparsa. La chiusura del 50%-60% dei varchi (i lavori partono a gennaio) non sarà sufficiente a riportare la situazione allo stato precedente. Importante è che ci sia la consapevolezza che sono stati commessi degli errori'”.