Savignano, il Si Fest non si ferma

Con la proclamazione dei premi SI FEST/Portfolio e del Premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea si sono concluse domenica 12 settembre in piazza Borghesi a Savignano sul Rubicone le giornate inaugurali del trentennale del festival di fotografia. Sul palco Filippo Giovannini, sindaco di Savignano, Denis Curti, direttore artistico, affiancato da Valentina Cenni, anche autrice di una video installazione in mostra al festival, Mario Beltrambini, vicepresidente dell’associazione Savignano Immagini, e Fulvio Merlak, presidente onorario di Fiaf e direttore di Portfolio Italia. Hanno consegnato il premio Portfolio “Werther Colonna” Filippo Colonna e Maria Cristina Bonfiglioli.

Con 19 turni, le letture dei portfolio, svoltesi sabato 11 e domenica 12 settembre, hanno visto passare sui tavoli dei 10 esperti messi a disposizione dal festival, 75 portfolio, per 129 letture svolte in slot da 20 minuti circa ciascuno.

La giuria del premio, composta da Mario Beltrambini, Maria Cristina Bonfiglioli, Alessia Locatelli, Fulvio Merlak, presidente, e Marisa Zanatta, ha premiato il lavoro di Luca Meola con la seguente motivazione: “Per la forza espressiva di un lavoro coraggioso che coglie con drammatica intensità e con grande abilità un Brasile difficile. Siamo nel barrio di Boca do Lixo a San Paolo definito “Cracolandia”, in cui lo spazio vuoto, conseguenza della crisi iniziata negli anni Ottanta, è stato consegnato agli spacciatori e ai consumatori di crack. Forza, colore, matericità e intensità: un reportage che è uno spaccato di questo quartiere ancor più martoriato dalla crisi pandemica”. Fotografo-documentarista, laureato in sociologia, Meola dal 2015 vive tra l’Italia e il Brasile. Il suo lavoro è stato esposto in festival internazionali e pubblicato su riviste in Italia e all’estero. È socio di Codici Ricerca e intervento, organizzazione indipendente di Milano, e membro della comunità internazionale di Storytellers Everydayprojects.

Cracolândia, la terra del crack, un quadrilatero situato nel centro della città più ricca del sud America, San Paolo. Questo territorio accoglie giornalmente tra le 1.000 e le 1.400 persone in situazione di dipendenza chimica. Nella zona circostante vi sono pensioni e case popolari che ospitano famiglie che vivono in condizioni di povertà. Generalmente questo contesto è trattato in modo molto superficiale, sottolineando la violenza della polizia o il profitto del traffico di droga. Cracolândia è una comunità, un mondo a parte, con le sue peculiarità e regole e per alcuni è l’unico e l’ultimo rifugio.

Protagonista indiscusso delle giornate inaugurali del festival è stato Arno Rafael Minkkinen, che nel corso della sua permanenza a Savignano sul Rubicone ha voluto dedicare uno scatto inedito alla città e a SI FEST. La fotografia (riprodotta sotto), spiega l’autore “è stata scattata proprio l’11 settembre a Savignano e si ispira all’analogia che il braccio mi suggerisce con la figura umana”.

SI FEST non si ferma. Tutte le mostre saranno visitabili il 18, 19, 25 e 26 settembre con orario 10-19, tranne che quelle allestite in piazza Borghesi, Percorsi al femminile. Uno sguardo sul domani, e in piazza Giovanni XXIII, Rilegno, visibili tutti i giorni.