Rubicone
Tito Balestra, la vita e la poetica in una pièce teatrale
Venerdì 8 settembre il Teatro Petrella ospiterà l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale Una voragine il tempo di Marco Rinaldi.
L’appuntamento si inserisce nel cartellone estivo della rassegna dedicata alle arti “Sagge sono le muse” che nel 2023 è tutta incentrata ad onorare il centenario della nascita di Tito Balestra.
Una voragine il tempo nasce dall’incontro tra l’autore Marco Rinaldi e il direttore della Fondazione Flaminio Balestra e si avvale dello studio delle poesie e della vita di Tito. Lo spettacolo, di Marco Rinaldi, si avvale della supervisione artistica di Elena Fanucci mentre in scena ci saranno Chiara La Gattuta; Andrea Lami; Piero Lanzellotti e Marco Rinaldi, le musiche originali sono di Guido Tongiorgi.
Una valigia da riempire, un segreto da confessare, il tempo che scorre inesorabile. Nella vita di Tito il futuro è già scritto ma, per essere affrontato, l’artista, il poeta, l’uomo, dovrà prima confrontarsi con il suo passato. Attraverso il viaggio nel mondo dell’anima, tra l’amore per Anna e l’amicizia con Tanino, Tito riuscirà a trovare il coraggio di accettare il proprio destino, chiudendo in quella valigia tutta l’arte e la cultura di una vita che ancora oggi possiamo ammirare.
Lo spettacolo vuole portare al pubblico la visione della nuova generazione sulla poetica di Tito Balestra, autore in grado di mostrare la semplicità della vita nelle sue mille contraddizioni. La storia del personaggio Tito – la storia del suo amore, dei suoi ricordi, della paura per il futuro – si mostra per essere raccolta da tutti quelli che ne vogliono godere, come una delle sue poesie, come un quadro esposto nella sua collezione. La sua storia vuole e può diventare la storia di tutti, perché l’arte appartiene sempre a chi la osserva e ne sa godere.
Lo spettacolo si vuole mostrare come una piccola raccolta postuma; una raccolta di immagini e parole, di musica e di gesti, che possano presentare al pubblico l’aspetto più intimo e privato di un uomo, nel conflitto con sé stesso, nella paura, nella gioia, nell’arte.
Grande l’entusiasmo del direttore della Fondazione Flaminio Balestra che commenta: “un giovane autore, una giovane compagnia, un interesse comune per la poesia. Vedere con gli occhi dell’attualità i testi di Tito mi ha spinto a sposare subito questo progetto che non solo vuole essere un omaggio al poeta ma vuole anche alimentare l’attenzione delle nuove generazioni e l’esercizio di nuovi talenti”.
Marco Rinaldi prosegue: “L’idea di questo spettacolo è nata dal mio incontro con Flaminio e con la Fondazione Tito Balestra. Mi sono innamorato a prima vista della Poesia di Tito, che arriva dritta al cuore. Mi sono subito proposto con Flaminio di creare uno spettacolo, un omaggio per ricercare l’aspetto più intimo dell’artista e la vita che si nasconde dietro le sue poesie.”