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Artico: "I risultati della campagna acquisti si vedranno tra dieci mesi"

Il direttore sportivo: "Occorre mantenere un equilibrio di bilancio e della rosa. Il vero colpo è la permanenza di Cristian Shpendi"

Artico insieme alla dirigenza (foto: Marco Rossi)

“I risultati di questa campagna acquisti si vedranno tra dieci mesi. Sono molto contento e soddisfatto delle operazioni che siamo riusciti a fare”. Così il direttore sportivo del Cesena, Fabio Artico, ha iniziato la conferenza stampa in cui oggi ha tracciato una linea sulla fine della sessione estiva dei trasferimenti che si è svolta a Milano tra venerdì e sabato notte.

“È stato un mercato lungo e complesso - ha spiegato - perché le dinamiche che si creano in due mesi ti portano ad avere delle difficoltà nelle trattative, ma occorre mantenere un equilibrio di bilancio e della rosa”.

Nel dettaglio gli esuberi sono stati tutti piazzati, a eccezione di Riccardo Chiarello che è stato reintegrato in rosa, mentre il vero colpo riguarda Cristian Shpendi, la cui permanenza in bianconero non era scontata. “Abbiamo ricevuto delle chiamate ma nessuna offerta ufficiale. A un certo punto non lo avremmo mai venduto perché sostituirlo nelle ultime settimane sarebbe stato molto difficile. Siamo molto felici e contenti che sia rimasto. Stiamo discutendo per il nuovo contratto di tipo triennale”.

Nell’ultimo giorno di mercato sono arrivati il centrocampista Riccardo Mendicino, “lo avevamo visto 10-12 volte dal vivo lo scorso anno e in tanti video. Non cercavamo un vice De Rose ma un giocatore con dinamicità e gestione di palla”, e l’attaccante Elays Tavsan, “profilo uscito negli ultimi giorni. Sia io che Omar Milanetto lo conosciamo bene da quando lavoravamo in altre società. Cercavano un giocatore con quelle caratteristiche”.

Artico ha fatto luce anche sul caso Silvestri, ceduto in prestito al Trapani nonostante il parere contrario dei tifosi. “Si son fatte considerazioni tecniche. In B c’è una fisicità diversa e abbiamo preferito Piacentini a Silvestri per duttilità nei ruoli. Matteo può fare anche il centrale e avevamo bisogno di mettere una persona dietro a Prestia e abbiamo optato per lui. In queste giornate ha però giocato Ciofi ed è stato uno dei migliori”. Missione quindi compiuta. “Ho dato forma alle idee e gli obiettivi che avevamo come società son stati raggiunti. Adesso inizia il bello e vedremo cosa dirà il campo”.

Dopo quattro giornate il bilancio dei romagnoli parla di due vittorie casalinghe con Carrarese e Catanzaro, mentre fuori casa son maturate due sconfitte con Sassuolo e Spezia, soprattutto quest’ultima che lascia tantissimo amaro in bocca per come si è consumata, all’ultimo secondo. “Ci sono un allenatore, lo staff e dieci giocatori nuovi. C’è ancora da lavorare anche se ci portiamo dietro un tipo di mentalità dall’anno scorso. Se fossimo stati più cattivi e determinati avremmo chiuso la partita con lo Spezia. Con Catanzaro e Sassuolo per questioni di mercato non avevamo tanti ricambi. Ci è mancata energia in generale. Nel primo mese e mezzo vedo un’identità di squadra e una capacità di lettura delle partite. Non era facile per Mignani”.

Il campionato per il Cesena riprenderà venerdì 13 settembre alle 20.30, quando arriverà in Romagna il Modena dell’ex Pierpaolo Bisoli.

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