Il sindaco Lucchi interviene sulla vicenda del Cesena: “Il calcio a Cesena: passione comune, confronto, trasparenza, nessun immobilismo”

In merito alla tormentata vicenda del Cesena calcio, la squadra della nostra città che milita in serie B e per la quale si rischia il fallimento, ieri pomeriggio tardi il sindaco Paolo Lucchi ha fatto pervenire alle redazioni locali un suo lungo intervento che di seguito pubblichiamo.

Ecco il testo.

Abbiamo appreso dai mezzi di informazione come l’A.C. Cesena abbia formalizzato la richiesta  d’iscrizione al prossimo Campionato di serie B. 

Siamo quindi in presenza, come gli accadimenti di questi ultimi giorni confermano, di una iscrizione al prossimo Campionato fortemente condizionata, che sta portando tanti a ritenere molto a rischio la storia del Cesena calcio nella forma societaria che abbiamo conosciuto dal 1940 ad oggi.

Questa situazione di incertezza determina una sconfitta sportiva ma anche valoriale per tutti noi, per il nostro territorio, per quella che assieme spesso abbiamo ritenuto la vera “Nazionale di calcio della Romagna”.

Ma, proprio perché a tenerci legati al Cesena calcio sono stati valori sportivi e collettivi fortissimi, nessuno di noi può rassegnarsi neppure per un attimo a questa situazione di incertezza.

E, mentre non tocca a noi valutare se vi siano i reali presupposti per l’iscrizione al prossimo Campionato di B, così come non ci competono sentenze anticipate sui procedimenti giudiziari in corso, abbiamo invece il dovere di porci l’obiettivo di garantire comunque la presenza di una compagine calcistica di livello adeguato alla nostra città ed alla Romagna, qualunque cosa accada.

Per questo non intendiamo lasciare nulla di intentato ed anzi, non appena sarà possibile, avvieremo un percorso che ha l’obiettivo di superare velocemente il vuoto sportivo nel quale corriamo il rischio di trovarci nelle prossime settimane, creando invece i presupposti per garantire che Cesena possa continuare ad avere la propria squadra del cuore.

Attiveremo quindi molto rapidamente le procedure di una “manifestazione pubblica d’interesse”, alla quale si possa da subito aderire, anche in attesa dei percorsi ordinari di amministrazione sportiva che se, attesi sino al termine in una condizione assoluta di immobilismo, potrebbero compromettere la possibilità di vedere scendere di nuovo in campo, sin dalla prossima stagione sportiva, i colori bianconeri.

E lo faremo costruendo l’articolato della manifestazione d’interesse dopo una rapida ma decisiva fase d’ascolto della città e dei tifosi organizzati (Coordinamento Clubs Cesena, Curva Mare Ultras Cesena, Insieme per il Cesena), che concretizzeremo durante un incontro che si terrà già lunedì 2 luglio nella sala del Consiglio comunale, come abbiamo comunicato durante la manifestazione di sabato, che ha anche fisicamente dimostrato come tanti tifosi non abbiano alcuna intenzione di arrendersi.

A nostro parere questa fase preventiva ai percorsi formali – che, pur non essendo obbligati ad andare in questa direzione, vogliamo invece concretizzare, naturalmente anche coinvolgendo direttamente il Consiglio comunale, che nei prossimi giorni proporremo di convocare – sarà importantissima, poiché chiarirà a tutti il cammino che dovra’ portarci ad  individuare un progetto sportivo supportato da un’architettura finanziaria e gestionale credibile e trasparente; un progetto tecnico in grado di ambire a riportare, nel giro di pochissimi anni, la nostra città nella serie calcistica che ci compete e capace di ricercare un rapporto di reciproca stima e fiducia con il mondo imprenditoriale locale, nella condivisione programmatica degli obiettivi e della necessaria sostenibilità economica del club; l’organizzazione di un settore giovanile indispensabile per garantire futuro al progetto sportivo; la gestione dello Stadio e dell’impiantistica collegata.

Quanto alle imprese del territorio, non intendiamo “tirare per la giacca” nessuno. Le imprese che in questi anni non si sono fatte coinvolgere direttamente dall’A.C. Cesena o lo hanno fatto in modo parziale, evidentemente non sono state convinte da un progetto finanziario e gestionale che in questi giorni ha confermato tutti i propri limiti. Allo stesso tempo, siamo ben consapevoli di come il mestiere di imprenditore non preveda “in automatico” il supporto ai progetti sportivi territoriali, anche a quelli più ambiziosi; ma speriamo anche che molte delle nostre imprese possano riconoscersi ed appassionarsi ad un progetto sportivo che dovrà essere d’eccellenza ed in grado di eliminare le opacità che sin troppo spesso caratterizzano il mondo del calcio, non solo a Cesena.

Infine, rispetto alle modalità di lavoro che in questi giorni abbiamo pensato di programmare, aggiungiamo anche che, in questa parte così complessa di gestione di un’emergenza sportiva che abbiamo il dovere di riuscire a superare in poche settimane, saremo affiancati da un “Gruppo operativo” composto da persone di provata qualità (esperti di diritto societario, gestione finanziaria, vita sportiva, dirigenti ai massimi livelli di F.I.G.C., CONI, la struttura legale del Comune di Cesena), la cui composizione già nelle prossime ore renderemo pubblica.