Valle Savio
Aumentano le tariffe dei trasporti pubblici per i giovani
Con una lettera indirizzata all’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini, e per conoscenza al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e a Start Romagna, i sindaci dei Comuni dell’Ambito montano dell’Unione Valle Savio denunciano l’aumento delle nuove tariffe del trasporto pubblico locale per i giovani.
“Ci rivolgiamo nuovamente a Lei – scrivono Enrico Salvi, sindaco di Verghereto, Marco Baccini, sindaco di Bagno di Romagna, Enrico Cangini, sindaco di Sarsina e Monica Rossi, sindaco di Mercato Saraceno – per rilevare un’altra situazione gravemente critica per le comunità di montagna e per le relative famiglie che si trovano a dover farsi carico di ulteriori costi generati dal sistema tariffario dettato dalla Regione.
Il problema trova origine nel sistema introdotto con la delibera regionale n. 2055/2010 che introduce gli annuali personali Under 26 aventi durata pari a 12 mesi e con tariffa determinata, che ha modificato il precedente sistema tariffario che consentiva forme di agevolazione per gli studenti delle scuole superiori che utilizzano il trasporto pubblico locale extraurbano attraverso l’abbonamento così detto Scuola card 10 mesi.
Come potrà facilmente comprendere, se tale sistema può essere accettato nelle realtà territoriali di pianura, ove il trasporto pubblico locale è utilizzato dai giovani cittadini anche nel periodo estivo – per il fitto reticolo di linee – ciò comporta un inaccettabile aumento di costi per le famiglie che risiedono nei territori periferici, in quanto viene a caricare sulle loro tasche il costo di ulteriori due mesi di servizio, che d’altra parte risulta sottoutilizzato perché di fatto inutile.
Facciamo notare che questo ulteriore balzello si va a aggiungere al recente aggravio di costi per il trasporto pubblico locale di cui i Comuni di montagna si sono dovuti far carico, al fine di sopperire a una mancata politica di perequazione sociale e territoriale…
Ora, la Provincia di Forlì-Cesena ha cercato di calmierare gli aumenti con uno stanziamento di 40.000 euro che però è solo un segnale e non può arrivare ad azzerare gli aumenti sottesi al nuovo sistema…Alla luce di quanto sopra, emerge che il sistema del trasporto pubblico locale non è più sostenibile né risponde più alle esigenze degli utenti, che sono tutti i cittadini senza distinzione. Con questo metodo, invece, si vanno accentuando le differenze fra cittadini che risiedono in zone diverse (pianura e montagna), seppur all’interno dei medesimi ambiti territoriali e addirittura all’interno dei medesimi Enti istituzionali.
Al riguardo, Le chiediamo di voler immediatamente prendere in mano la situazione, cercando di rivedere il sistema delineato verso soluzioni che tutelino le comunità locali, tenendo conto della diversità di situazioni, esigenze, interessi e problematiche”.