Servizi sociali e Sportello sociale si spostano nella Casa della salute “L. Cappelli”

Da lunedì 14 febbraio il settore Servizi sociali dell’Unione Valle Savio (adulti e minori) e lo Sportello sociale gestito da Asp, saranno trasferiti presso il terzo piano della Casa della salute (ex Ospedale Cappelli) di Mercato Saraceno.

 

L’intervento di trasferimento dei Servizi Sociali, integrandoli all’interno degli spazi della Casa della salute Cappelli, è volto a migliorare il percorso di presa in carico e tutela delle fasce più fragili della popolazione, in un’ottica di collaborazione multidisciplinare, garantendo così una risposta ai bisogni della popolazione il più possibile personalizzata. Oltre al miglioramento e ampliamento degli spazi dedicati al servizio.

 

Questo progetto di integrazione fra servizi sociali e territoriali permetterà di raccogliere le segnalazioni provenienti dai diversi professionisti o dagli stessi utenti, al fine di svolgere una prima indagine conoscitiva dei bisogni sociali e sanitari della persona.  La finalità è quella di garantire un accesso unitario alla rete dei servizi sanitari e socio-sanitari, la continuità dell’assistenza e il supporto alla domiciliarità.

 

Il servizio sociale accoglie le richieste della comunità, orientandole verso i servizi territoriali alla persona e sociali in genere. È rivolto ai singoli e ai nuclei familiari, anziani, minori, disabili, che si trovino in condizione di difficoltà o di emarginazione per ragioni di tipo relazionale, economico, sociale. Oggi, presso il Comune di Mercato Saraceno, sono in carico al servizio sociale 87 persone anziane e 31 adulti, 50 minori, 34 nuclei familiari con problemi socio-economici 41 persone con disabilità, di cui 13 minori.

 

Il carattere innovativo connesso all’implementazione del progetto –  afferma Giulia Paci, assessore alle Politiche sociali, della famiglia e politiche della salute – consiste nella collocazione di tali funzioni nel medesimo luogo dove sono assicurati i presidi sanitari territoriali, adottando un’impostazione di continuità e di prossimità propria della Casa della Salute. L’integrazione dei servizi sociali e territoriali risulta essere centrale nello sviluppo di programmi partecipati di intervento e di promozione sociale e della salute (soprattutto verso il malato cronico e fasce deboli della popolazione) in quanto in grado di raccogliere la domanda dei cittadini e di organizzare la risposta nelle forme più appropriate.”