Cesena
A “Luccacomics” le avventure del criptozoologo Lorenzo Rossi
Palcoscenico nazionale per il criptozoologo cesenate Lorenzo Rossi, che venerdì 4 novembre presenterà il suo nuovo libro “Lo scienziato e il dinosauro” a “Luccacomics”, la più importante fiera di fumetti e giochi d’Italia. Lorenzo Rossi, insieme all’associazione “Orango”, gestisce da cinque anni il Museo dell’ecologia di Cesena.
Di cosa parla questo nuovo volume?
Questo non è un romanzo, ma un saggio scientifico. L’idea è nata durante il lockdown, poi c’è stato il lavoro di ricerca, di raccolta delle fonti da tutto il mondo: testi in inglese, tedesco, olandese, praticamente tutto quello che esiste sull’argomento. Poi ho scritto e adesso l’editore Poliniani di Venezia ha realizzato il volume, che esce a Lucca in una versione per collezionisti (edizione numerata, 152 pagine di grande formato), e a gennaio uscirà nella versione regolare.
Chi è lo scienziato del titolo?
Si tratta dello statunitense Roy Mackal, genio della microbiologia e della virologia: fu il primo, per dire, a coltivare virus fuori da cellule vive. Era nato nel 1925, e negli Anni Ottanta, stanco di vivere in laboratorio, desiderava vivere una grande avventura. Un giorno legge una relazione d’inizio Novecento sul Congo, in cui si parla di un misterioso animale, “Mokele Mbembe”, che tradotto sarebbe “colui che devia il corso dei fiumi”. Un animale grande come un elefante, con la testa di un coccodrillo, la coda: praticamente, la descrizione di un dinosauro. Mackal decide di affrontare il viaggio in Africa per scoprire che c’è di vero dietro questa storia.
Quindi c’è un po’ di avventura.
Il saggio poi spiega perché Mackal intraprese questo viaggio, collegandolo alla Rivoluzione scientifica, dal XIX secolo ad oggi. Cercare un dinosauro in Africa poteva sembrare una follia, ma nel volume spiego perché in realtà questa azione aveva uno spiraglio di razionalità, raccontando anche altri fatti curiosi, come l’avvistamento, sulle spiagge americane, di un presunto mostro marino. Dobbiamo capire che nel XIX secolo si cercava disperatamente, da parte degli studiosi religiosi, di unire i fossili con la narrazione biblica. Il saggio che ho scritto ha un panorama assai ampio, perché mette insieme tanti temi: storia, cinema, romanzi, scienza.
Intanto, prosegue l’avventura del canale YouTube “Criptozoo”.
È una bella realtà: ho circa 33mila followers, e questo è il canale social migliore per raccontare la criptozoologia, perché attraverso i video si può spiegare tutto in modo chiaro. Negli altri social la divulgazione è molto difficile.
A gennaio terminerà l’esperienza del Museo dell’ecologia con “Orango”.
Anche l’associazione si scioglierà per riformarsi in modo nuovo, sempre con lo scopo di portare avanti divulgazione scientifica, a un livello nazionale.
A questo riguardo, ci sono state importanti collaborazioni in televisione.
Con il canale “Dmax” ho collaborato ad alcuni programmi: “Ingegneria degli errori” con Piergiorgio Oddifreddi e “Questo strano mondo” con Marco Berry.
Il nuovo volume sarà presentato a Cesena?
Se qualcuno mi invita, verrò molto volentieri.
La presentazione è prevista per venerdì 4 novembre, alle 14, allo stand Nap501.