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A Mercato chiude lo storico Caffè Centrale
Secolare l'attività della famiglia Bracciaroli. La targa-ricordo donata dalla Confcommercio
Abbassa la saracinesca un’attività che è tutt’uno con il paese e la piazza che lo ospita
La chiusura il 31 dicembre
A Mercato abbassa la saracinesca un pezzo di storia della città e del paese. Il testo della targa che il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani ha consegnato sabato nel corso della festa d’addio organizzata al Caffè Centrale di Mercato Saraceno dal titolare Bruno Bracciaroli, che il 31 cesserà la secolare attività della famiglia Bracciaroli nel bar sotto il Comune, condensa i tratti dell’eccezionalità di questa strabiliante vicenda imprenditoriale. Erano presenti anche il presidente Fipe baristi Confcommercio Angelo Malossi, il direttore Confcommercio Giorgio Piastra e il vicedirettore Alberto Pesci. “Confcommercio esprime gratitudine infinita a Bruno e alla famiglia Bracciaroli protagonisti dell’epopea del Caffè Centrale. Una storia straordinaria di passione, professionalità e relazioni”. A fianco di Bracciaroli c’erano l’inseparabile moglie Patrizia e le figlie.
Il ricordo di quanti si sono succeduti
Nel corso della affettuosa e informale cerimonia sono stati ricordati gli artefici della memorabile vicenda del Caffè Centrale: il nonno Emilio detto ‘Butironi’ e la nonna Malvina, il babbo Renzo e la mamma Rosanna per tutti Rosi che dette un’impronta inconfondibile al caffè nei locali del comune, sempre con una parola gentile per tutti e la massima disponibilità che il figlio Bruno ha fatto sue. Bruno Bracciaroli è anche impareggiabile presidente della Confcommercio di Mercato Saraceno da tanti anni, impegnato nel volontariato e uno stimolatore instancabile del dibattito cittadino.
Il saluto di Bracciaroli, dopo 102 anni di attività della famiglia
“Ho 68 anni e con mia moglie Patrizia abbiamo pensato che fosse il momento giusto di cessare l’attività avviata 102 anni fa dal nonno – ha spiegato così Bracciaroli le ragioni della chiusura dell’attività –. Le mie figlie fanno un altro lavoro, abbiamo quattro nipotine, interessi ed impegni a favore della collettività a cui sentiamo bisogno di poterci dedicare con più tempo. La vita del barista, che io ho amato tanto, non lo consentiva: dalle cinque del mattino alle dieci sera si era al Caffè. All’inizio la nostalgia della Caffè Centrale, ma la vita è fatta così e impone certe scelte”. ll Comune di Mercato Saraceno farà un bando per la assegnazione dei locali. Se chi subentrerà si porrà in continuità con il Caffè Centrale, conservandone l’identità, potrà mantenere il nome”.
Tantissime le attestazioni di gratitudine e di stima che la famiglia Bracciaroli ha ricevuto in queste settimane, unite alla richiesta di desistere dal proposito, alcune dall’estero da dove hanno inviato email vecchi clienti.
Le parole del presidente della Confcommercio Augusto Patrignani
“Al Caffè Centrale – ha sottolineato il presidente Confcommercio Augusto Patrignani – ci si è sempre sentiti a casa. Le persone fanno la differenza e la famiglia Bracciaroli è un brand di Mercato Saraceno. Un brand capace di coniugare professionalità, serietà, capacità di relazionarsi con le persone accogliendole ed elevando l’esercizio pubblico a casa dell’ospitalità. Bruno è una risorsa per Mercato Saraceno e resta per tutti un prezioso punto di riferimento”.