A Sant’Egidio la benedizione del parco rinnovato

“La maturità di una persona consiste nell’aver trovato di nuovo la serietà che aveva da bambino, quando giocava”. Le parole del filosofo Nietzsche sono state ricordate dal parroco di Sant’Egidio don Gabriele Foschi, nel pomeriggio di sabato 10 settembre, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato parco adiacente alla chiesa parrocchiale.

In tanti, tantissimi, hanno partecipato al momento inaugurale inserito nel calendario della festa parrocchiale: giovani famiglie, ma anche nonni con i nipoti… Esattamente ‘specchio’ di come è vissuto ogni giorno, frequentato da tanti parrocchiani e anche da persone che vi giungono da diverse parti della città e che lo apprezzano per la varietà dei giochi, la pulizia, la sicurezza…

Inaugurato nel 2004, il parco è dedicato alla memoria di Marco Barduzzi, parrocchiano di Sant’Egidio, cantautore e fondatore di “Musica Insieme”, che tante energie aveva dedicato alla realizzazione dello spazio verde, di forma circolare, con piante, ulivi e un grande salice, arredato con diversi giochi per bambini di diverse età, a cui è stato aggiunto un gioco inclusivo. Di ampia metratura, con fontanella per l’acqua e una cappellina con immagine della Madonna, recintato e chiuso nelle ore notturne, negli anni ha visto la realizzazione di una pensilina ed è spesso teatro di grandi feste in occasione di compleanni e anche di matrimoni.

Il pomeriggio inaugurale è stato animato dalla musica dal vivo a cura dei ragazzi di “Musica Insieme”, scuola oggi condotta da Caterina Barduzzi, figlia di Marco, insieme al marito Alessio Masuello. È seguito il laboratorio di costruzione e lancio di razzi a propulsione a cura di “FinalMente Scienza”.

“Il parco è a servizio della parrocchia e del quartiere, realizzato e mantenuto grazie al sostegno di diverse aziende e tantissimi parrocchiani – ha sottolineato don Gabriele Foschi -. È un punto di riferimento e di incontro fra i vicini e i lontani. È un impegno della comunità mantenerlo in ordine, in sicurezza e ora anche inclusivo, grazie a un gioco fruibile a tutti. Mi rivolgo in particolare ai genitori dicendo che il gioco è un atto educativo, e lo è ancora di più nella misura in cui i genitori lo vivono accanto ai figli”.

In rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha partecipato l’assessore alla cultura e inclusione del Comune di Cesena Carlo Verona: “Il nostro è un grazie alla parrocchia per la realizzazione e manutenzione di questo spazio fondamentale nella crescita dei bambini e di tutti, a servizio del quartiere. Un parco è già di per sé elemento inclusivo. E questo lo è particolarmente: è un esempio di come tutti possono utilizzare le cose di tutti”.