A14: gravi disagi per gli automobilisti in uscita al casello di Cesena. Code anche di 90 minuti

Un pomeriggio da dimenticare per gli automobilisti in uscita sull’autostrada A14, all’altezza del casello Cesena, quello di Villachiaviche. Sotto una pioggia battente, che limitava assai la visibilità, molte persone si sono ritrovate imbottigliate all’uscita dell’autostrada. Anzi, prima ancora di giungere al casello, già in fila nell’autostrada stessa, con grave pericolo vista la velocità dei mezzi in transito e la scarsa visibilità.

Una volta in fila, il mistero si infittiva: perché mai non si riusciva a raggiungere celermente il desiderato casello e, quindi, uscire dall’autostrada? Solo quando l’automobilista giungeva, assai provato, dopo oltre un’ora di fila, a vedere coi suoi occhi le corsie, giungeva la risposta. Delle numerose corsie che collegano l’autostrada alla viabilità ordinaria, solo una era aperta, e non quella automatica, ma quella con personale. Per le altre, tranne quella del Telepass, il colore rosso del segnale non dava adito a dubbi: erano tutti chiusi. Con una sola corsia aperta, e con il traffico in uscita dalla direzione Bologna e dalla direzione Ancona, l’effetto tappo di bottiglia era garantito.

La casellante, sconfortata, ripeteva ai viaggiatori che le altre corsie erano rotte, ma questa affermazione, pur espressa con solidarietà umana, non leniva il fastidio di chi era in fila da oltre un’ora ed aveva temuto grandemente un incidente, rimanendo in attesa per lunghissimo tempo lungo l’autostrada. Si spera che Autostrade per l’Italia possa riparare le corsie quanto prima, dato che ancora non tutti gli italiani utilizzano il servizio telepass, che comunque, di per sé, non avrebbe evitato l’imbottigliamento.