Abbazia del Monte Santuario mariano da 700 anni

Da settecento anni, dall’alto del monte spaziano, veglia su Cesena. E per tanti – cesenati e non, credenti e meno – è un riferimento identitario: Lei sempre accoglie, ascolta, conforta e solleva. E gioisce. Così la comunità monastica benedettina e la Società Amici del Monte desiderano ricordare l’anniversario di consacrazione a Santuario mariano di Santa Maria del Monte.  

La storia, tra cronaca e fede, è stata brevemente ripercorsa questa mattina durante una partecipata conferenza stampa da don Piero Altieri, presidente dei canonici della Cattedrale e socio onorario degli Amici del Monte. E devoto alla Madonna del Monte: “La comunità benedettina era l’anima del complesso monastico già dalla fine del secolo scorso; con la diffusione della cristianità, la stessa comunità aveva in cura un oratorio a Montereale, a pochi chilometri dall’abbazia. Nel 1318 l’abate di allora dom Odondeo comunica al vescovo di Cesena il desiderio di ritirarsi dall’oratorio; ed è in quell’occasione che la statua, fino ad allora custodita a Montereale, viene collocata in abbazia.

Ad aprire gli appuntamenti, domenica prossima 19 novembre alle 21, il concerto “Aspettando l’Avvento”: nella cripta della Basilica si esibirà l’orchestra indipendente “Antiqva Metropoli” di Città del Messico: 21 i giovani musicisti e cantanti che da qualche giorno e fino al 23 novembre frequentano il Conservatorio “Bruno Maderna” dove partecipano a corsi di musica barocca, in Messico poco conosciuta. Eseguiranno brani di Bach, Haendel, Locatelli, Torelli, Corelli e Manfredini il tenore Felipe Gallegos, il mezzosoprano Paola Gutiérrez Candia e Jorge Alberto Gutiérrez, guidati dal direttore Juan Luis Màtuz. Ingresso libero.

A seguire il concerto del coro di San Vittore di Cesena “Vox Animae” venerdì 8 dicembre, festa dell’Immacolata, alle 21, sempre nella cripta dell’abbazia.

Nella primavera del 2018 – anno durante il quale saranno diverse le occasioni in cui si ricorderà l’anniversario – all’interno del complesso monastico di Santa Maria del Monte sarà inaugurata la “Galleria dell’ex voto d’artista. Tavole votive contemporanee” che sarà composta in buona parte dalle 26 opere di artisti cesenati e romagnoli che nel maggio scorso, all’interno del “Festival della Comunicazione” promosso dal Corriere Cesenate e dalla Famiglia paolina nel territorio cesenate, hanno realizzato la mostra allestita nel chiostro piccolo “Ex Voto contemporanei alla Madonna del Monte”. Le opere vanno ad aggiungersi alle terracotte votive dell’artista e architetto cesenate Ilario Fioravanti, donate qualche anno fa dagli eredi alla comunità monastica. “È desiderio di tanti promuovere e qualificare la raccolta di ex voto custodita all’interno del monastero – 700 tavole votive che vanno dal 1400 ai giorni nostri, veri e propri ‘racconti’ di esperienza di vita, di fede, di affidamento e protezione divina – affinché Cesena venga riconosciuta come città degli ex voto, per il riconoscimento di uno straordinario patrimonio storico, artistico, societario, identitario in cui tantissimi cesenati si riconoscono”, ha sottolineato il critico d’arte e curato della mostra Orlando Piraccini.