Abuso edilizio accanto a Porta Fiume

È stata per secoli l’accesso a Cesena, lungo la via Emilia, per chi veniva da Forlì. E oggi, anche se non ha più quella funzione, conserva il fascino di un luogo ricco di storia. Ma un glorioso passato non garantisce a Porta Fiume il rispetto che le sarebbe dovuto, nonostante sia un bene tutelato.

Tra i casi di abusi edilizi scoperti nelle scorse settimane dal Comune di Cesena ce n’è uno che interessa proprio questo monumento, posto tra viale Mazzoni e via Canonico Lugaresi. Si tratta di una veranda di 19 metri quadrati del bar situato accanto alla Porta, a cui gli ispettori del Comune hanno contestato “l’assenza di permesso di costruire, di autorizzazione della  Soprintendenza, degli adempimenti in materia sismica ed un contrasto con le norme di Prg e Pug”.

L’esercizio pubblico in questione usufruisce dell’utilizzo di suolo pubblico esterno con tanto di ombrelloni, che pur non essendo abusivi ostruiscono la visuale su Porta Fiume. Un bene storico inserito nella cinta muraria della città, risalente al XII o XIII secolo, tramite cui si accede al suggestivo ponte di San Martino (X o XI secolo).

Ogni mese il Comune di Cesena redige l’elenco degli abusi edilizi e provvedimenti conseguenti e lo trasmette per conoscenza, dopo l’affissione in Albo, alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, alla Provincia di Forlì-Cesena, al Tribunale di Forlì e al Ministero delle Infrastrutture e trasporti.