Acconciatore cesenate sul podio al primo Campionato mondiale a distanza

Il decano degli acconciatori cesenati, Arnaldo  Francisconi, 67 anni, già pluridecorato alle competizioni internazionali della categoria, si è fatto valere al primo Campionato mondiale di acconciatura a distanza, organizzato da Omc (Organisation mondiale coiffure), in sostituzione dell’Omc Hairworld 2020, annullato a causa della pandemia.

“La competizione – spiega l’acconciatore che conduce il salone in corso Cavour dal 1978 – non si è svolta in presenza come in passato, eppure hanno aderito 2.300 acconciatori rappresentati di 50 nazioni“. Francisconi ha conseguito un terzo e un quinto posto in due distinti competizioni con tagli moda maschili, eseguiti operando su manichini e inviando le foto del taglio al quartier generale di Omc a New York, dove si è svolta la premiazione on line nei giorni scorsi.

“È stato emozionante ascoltare la comunicazione del mio nome tra quelli premiati, sia pure davanti a un computer – dice l’acconciatore -. Siamo un mondo professionale che, pur tra mille difficoltà, continua a operarenel rispetto delle disposizioni anti-contagio, a beneficio del benessere psicofisico dei nostri clienti. Questi eventi sono fondamentali per aggiornarsi, studiare le acconciature dei colleghi degli altri Paesi, proseguire nei percorsi di innovazione che in un mestiere creativo come il nostro sono indispensabili”.

Francisconi ammette di avere “nostalgia delle competizioni dal vivo ed è naturale che il meglio, anche nei campionati, lo si dia operando sulle teste e non sui manichini, ma mi sono impegnato al massimo e sono lieto di aver partecipato e di aver tenuto alto il nome del mio Paese”.

“Associato storico di Confartigianato – scrive in una nota di encomio il Gruppo di presidenza cesenate – Francisconi è sempre riuscito a coniugare attività professionale di alto livello, esperienze prestigiose come le partecipazioni spesso vittoriose ai campionati di acconciatura europei e del mondo, lo zelo didattico come maestro acconciatore e la partecipazione piena alla vita associativa”.