Cesena
Addio al sottopasso “degli orrori”
Il sottopasso di viale Oberdan, in zona San Pietro accanto all’ex farmacia Fiorita, ha il destino segnato.
Ignorato dai pedoni, che preferiscono attraversare la via Emilia affidandosi al vicino semaforo a chiamata, il sottopasso è salito più volte all’onore delle cronache nel corso degli anni per il degrado in cui versa. Sporco, puzzolente, pieno di graffiti a bomboletta spray e scritte oscene, presenta per di più un fondo sconnesso a causa delle radici degli alberi.
Per questo il Comune ha deciso di chiuderlo, affidando l’incarico progettuale a un tecnico esterno, che seguirà anche la direzione lavori, per 2700 euro. Il Quartiere Fiorenzuola aveva già espresso parere positivo alla chiusura, dato che l’attraversamento in sicurezza della via Emilia è garantito dal vicino semaforo.
Il progetto si inserisce nel piano “Ripristino danni alberature marciapiedi”, che conta 150mila euro di risorse complessive.
Nato negli anni ’60, il sottopasso è il figlio, invecchiato assai male, di un’altra era. A quel tempo la via Emilia, pur con meno mezzi a motore in circolazione, era afflitta da un traffico pesante che tagliava in due la città. L’apertura dell’autostrada A14 da Bologna a Cesena (luglio 1966), e il successivo prolungamento fino a Rimini (agosto ’66), contribuirono un po’ ad allontanare dall’arteria il traffico di attraversamento.
Per qualche anno il sottopassaggio pedonale, così come il suo gemello di viale Bovio (zona pasticceria Fagioli), riuscì a garantire un attraversamento sicuro ai pedoni. Ma da tanto, troppo tempo, aveva perso questa funzione, trasformandosi in una piccola cloaca, destinata ora a essere tombinata.