Addio all’arcivescovo emerito di Ravenna Giuseppe Verucchi

È morto ieri a Modena. Aveva 87 anni. Sabato 15 febbraio i funerali

Monsignor Giuseppe Verucchi (foto: www.diocesiravennacervia.it)

È morto ieri a Modena, l’arcivescovo emerito della diocesi di Ravenna-Cervia, monsignor Giuseppe Verucchi.

Da Modena a Ravenna e ritorno

Nato il 23 novembre 1937 a Pavullo nel Frignano, è stato ordinato sacerdote nel 1961. Nella sua diocesi di origine, di Modena-Nonantola, è stato prima parroco e poi vicario generale dedicandosi in particolare alla cura pastorale dei giovani e delle famiglie. Nominato arcivescovo di Ravenna-Cervia, ha preso possesso della diocesi nel maggio del 2000 e l’ha retta fino al 2013, quando ha lasciato la guida pastorale a monsignor Lorenzo Ghizzoni. Da arcivescovo emerito, è tornato nella sua Diocesi di origine da dove ha continuato a svolgere un ministero pastorale di ascolto e accompagnamento spirituale per tanti. Ogni anno tornava a Ravenna per gli appuntamenti più importanti della vita della Diocesi, la Messa Crismale del mercoledì santo e la festa di Sant’Apollinare. “Quando vengo da queste parti il volante (e il cuore) gira automaticamente verso Ravenna – aveva detto in una delle ultime celebrazioni che ha lì presieduto -. Non sempre mi posso fermare, ma appena posso lo faccio”.

“Grande oratore e trascinatore”

“Quando penso a monsignor Verucchi mi viene in mente prima di tutto il pastore e la sua passione per il gregge – ricorda Stefania Fregni, sua amica personale e oggi segretaria dell’arcivescovo Ghizzoni -. L’ho sempre visto come un grande oratore e trascinatore di fedeli, sin dai tempi di Modena. Una persona di fede che credeva nella sua missione di servo del Signore e in quello che faceva”. La fonte del suo ministero? “Il legame con il Vangelo e con la Terra Santa. Ha guidato centinaia di pellegrinaggi”.

“Nelle lunghe omelie la sua passione nel trasmettere il Vangelo”

Un “vescovo padre, e pastore”. Così lo ricorda don Dario Szymanowski, segretario di monsignor Giuseppe Verucchi e oggi parroco di San Biagio, a Ravenna. “Non poteva vivere senza l’Eucaristia – racconta a Risveglio –. Abbiamo celebrato sempre e ovunque, nei campi scuola, all’aperto, in Terra santa e in tutti i viaggi e i pellegrinaggi che faceva”. Ma anche la predicazione per lui era una missione. Le omelie non erano brevi, ricorda don Dario, almeno mezz’ora, ma in esse c’era tutta la passione che aveva nel parlare di Dio, nel trasmettere il Vangelo, in ogni circostanza, a chiunque. 

Sabato 15 febbraio i funerali

Fissata la data dei funerali di monsignor Giuseppe Verucchi. Dal 2013, quando il Papa ha accettato le sue dimissioni da arcivescovo di Ravenna-Cervia per raggiunti limiti di età, risiedeva a Modena, sua diocesi di origine, dove è morto ieri pomeriggio e dove saranno celebrate le esequie nella mattinata di sabato 15 febbraio. Nel pomeriggio di sabato, poi, la salma arriverà a Ravenna. Le esequie si terranno alle 15,30 nella Cattedrale, dove ha scelto di essere tumulato, assieme a monsignor Ersilio Tonini e a monsignor Luigi Amaducci, nelle tombe degli Arcivescovi. La Diocesi di Ravenna-Cervia lo ricorderà e pregherà per lui con un Rosario in programma domani sera alle 19 in Cattedrale.