Dall'Italia
Aeroporto Forlì, in 15 anni 135 milioni di investimenti
Conferenza stampa fiume oggi all’aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì per presentare il Piano di sviluppo aeroportuale a cura della società Fa (Forlì airport) che gestisce lo scalo.
“Veniamo da due anni di vicissitudini spaventose – ha premesso Giuseppe Silvestrini, presidente di Fa Srl -. Abbiamo avuto a che fare con compagnie che non hanno fatto quello che dicevano. Quest’anno abbiamo pianificato il piano dei voli con una compagnia di cui ci fidiamo”. Il riferimento è alla rottura dei rapporti tra Aeroitalia e Forlì e all’affidamento alla compagnia aerea greca Air Mediterranean.
“Nell’arco di un mese chiuderemo tutte le posizioni aperte causate dai vettori inadempienti – ha esordito Andrea Gilardi, direttore generale e accountable manager di Forlì airport -. Abbiamo rivisto l’organigramma dell’azienda, riducendo il numero delle collaborazioni, e, a fine 2023, abbiamo presentato all’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) il nostro Piano di sviluppo aeroportuale”.
Il documento contiene gli orientamenti per i prossimi 15 anni, suddivisi in tre fasi di cinque anni l’una, di cui la prima vincolante e le altre due di indirizzo. Le previsioni di traffico passano dai 159.000 passeggeri del 2023 a un milione nel 2038, questo perché, ha spiegato Gilardi, “il piano nazionale degli aeroporti prevede la creazione di 13 reti in cui la crescita dei flussi viene spalmata negli aeroporti ancillari, senza sovraccaricare quello principale, che in Emilia-Romagna è rappresentato da Bologna”.
Secondo il direttore generale di Fa Srl, i margini per l’ampiamento dell’aeroporto di Forlì sono notevoli, in quanto “su uno spazio disponibile di 70 ettari di terreno, ne risultano costruiti solo 829mila metri cubi. In particolare, è la parte sud su cui si può investire maggiormente”. Tre i pilastri, fra loro collegati, per la crescita: oltre all’aviazione commerciale, l’area di manutenzione e la formazione del personale.
La prima fase del Piano (2023-2028) prevede, fra i lavori, una nuova recinzione, la demolizione dell’inceneritore, la riqualificazione della sala imbarchi, l’ampiamento dell’attuale hangar e la creazione di un nuovo hangar da 4.000 metri quadrati. Nelle fasi 2 e 3 si andrà a investire nell’area sud con l’ampiamento dell’area manutentiva e l’installazione di un campo fotovoltaico. Nell’arco di 15 anni si passerà dall’unico hangar attuale a sette complessivi per una superficie totale di circa 30mila metri quadrati. Gli investimenti previsti dal Piano ammontano a circa 135 milioni di euro totali, di cui 84 a carico del gestore e 18,18 vincolati per i primi cinque anni.
Riguardo alle rotte, nel 2024 saranno dodici: quattro verso la Sicilia (Catania, Trapani, Lampedusa e Pantelleria), due per la Sardegna (Cagliari e Olbia), cinque per la Grecia (Zante, Cefalonia, Corfù, Lefkada e Karpathos), una verso l’Albania (Tirana). Le varie destinazioni sono promosse e commercializzate da oggi attraverso il sito GoToFly, coprendo il periodo tra il 25 marzo e la fine di ottobre. I prezzi sono competitivi e partono da 39,90 euro per tratta. Confermata la partnership per pacchetti turistici tra Aeroporto di Forlì e il tour operator emiliano MySunSea, mentre sono stati recisi i rapporti con la riminese Sigismondo Viaggi.
“Come primo obiettivo, a seguito di un sondaggio effettuato da Swg sulla clientela GoToFly – ha annunciato Gilardi – ci siamo dati quello di non utilizzare più aeromobili a turboelica, percepiti come di qualità inferiore, ma solo turbojet Boeing 737. Avremo in attività fino a tre macchine, due delle quali di Air Mediterranean. Questa scelta tiene conto sia della disponibilità di aerei di backup assicurata dal vettore greco, in caso di necessità di manutenzione di quelli attivi, sia della presenza a Forlì di Albatechnics, manutentore certificato da Boeing. Se l’anno scorso grazie a GoToFly hanno volato 40mila persone, nel 2024 stimiamo un incremento fino a 78mila”.
Una nota a parte è stata spesa su Ryanair. Finora la compagnia irlandese ha confermato solo la rotta verso la città polacca di Katowice, mentre sono stati tagliati i collegamenti diretti a Palermo. “Una decisione – ha sottolineato Andrea Gilardi – che non coinvolge solo Forlì, ma tutti gli scali regionali non classificati come principali. Per questo stiamo valutando di mantenere la tratta o in prima persona o tramite accordi con un’altra compagnia interessata alla destinazione. In un’ottica di ulteriore crescita, stiamo lavorando, in stretta sinergia con gli albergatori romagnoli, per portare a Forlì collegamenti incoming da Francoforte e Bruxelles. Chiediamo alla Regione Emilia-Romagna di supportarci in questo percorso”.