Aggiudicata la ristrutturazione dell’ex Conad di Ponte Abbadesse

Dopo più sei anni di semi abbandono, è ormai giunto il tempo di rinnovare lo stabile dell’ex Conad di Ponte Abbadesse. L’immobile oggi è utilizzato solo nella metà superiore, sede del Quartiere Cesuola, mentre il piano terra e il seminterrato sono chiusi e in preda al degrado.

Il bando del Comune per i lavori allo stabile, pubblicato nel maggio scorso, è stato vinto nei giorni scorsi dall’impresa abruzzese Karintia Srl di Avezzano (L’Aquila), con l’avvalimento dell’ausiliaria Edil Domi Srl di Aielli (L’Aquila).

L’importo delle opere indicato come base di gara ammontava a 450mila euro, più 100mila euro di fondi a disposizione. L’impresa vincitrice ha vinto con un’offerta di 338mila e 772 euro, ma il Comune ha deciso di destinare il ribasso d’asta (oltre 111mila euro) alle somme a disposizione, per effettuare ulteriori lavori di manutenzione alle strutture esistenti. L’importo complessivo resta dunque di 550mila euro.

Il Consiglio di quartiere Cesuola ha indicato da tempo quei lavori come una delle priorità, per creare un vero polo di socialità, assieme al recupero della piazzetta antistante e al completamento della pista ciclabile.

Il progetto definitivo, approvato a fine 2017, prevede che al piano terra siano realizzati una sala riunioni da 80 posti, il polo infermieristico, la nuova biblioteca di quartiere. Ci saranno anche due salette polivalenti (una di circa 25 mq, l’altra di quasi 30 mq) da destinare ad attività varie, oltre a una serie di locali di servizio. Al primo piano, invece, troveranno posto una grande sala polivalente, uno spazio per le associazioni e un locale da adibire ad archivio e ufficio per le attività amministrative.

Per eseguire le opere indicate, il vincitore dell’appalto avrà 270 giorni, a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori. Se tutto andrà per il meglio, dunque, l’opera potrebbe essere pronta per la fine dell’estate 2019.

L’immobile in un primo tempo venne ceduto dal Comune a Valore Città, società partecipata costituita dal Comune per mettere in vendita i propri immobili inutilizzati (ora in liquidazione), fu poi riacquisito dall’Amministrazione proprio per soddisfare le richieste del Consiglio di Quartiere, che non era favorevole allo spostamento della propria sede presso i locali ex Hera situati alla fine di Ponte Abbadesse (lato Rio Eremo).