Aifa autorizza la Radiofarmacia Irst alla produzione di radiofarmaci sperimentali

Nuova pietra miliare per Irst “Dino Amadori” Irccs di Meldola. Nei giorni scorsi, fa sapere lo stesso Istituto romagnolo per lo studio dei tumori, la propria Radiofarmacia ha ottenuto da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) l’autorizzazione alla produzione di radiofarmaci sperimentali a base di Lutezio 177.

Grazie a questo riconoscimento, punto d’arrivo di un lungo e complesso percorso, Irst rende noto che sarà in grado di iniziare la produzione entro la fine dell’anno, consolidando così il ruolo di riferimento per la medicina nucleare e la ricerca oncologica. “In particolare – spiegano dall’Istituto – i trattamenti con radiofarmaci a base di radioisotopo Lu-177 hanno potenziali applicazioni per varie tipologie di tumori. Si tratta di terapie che rientrano nell’ambito della medicina personalizzata in quanto l’arruolamento dei pazienti avviene sulla base delle specifiche caratteristiche del singolo malato, oltre a essere somministrabili solo in centri specializzati, con strutture idonee e personale formato”.

L’Officina radiofarmaceutica Irst risponde a questa sfida. Si tratta di una struttura innovativa modello in Italia, progettata e realizzata con l’obiettivo di produrre radiofarmaci sperimentali per una vasta gamma di studi clinici, garantendo terapie di precisione per pazienti oncologici in tutto il territorio nazionale. Questa iniziativa non solo permetterà di supportare studi accademici ma potrà anche fungere da hub centrale per la produzione e distribuzione di radiofarmaci a livello regionale e nazionale. Inoltre, l’infrastruttura sarà predisposta per l’espansione futura, con potenzialità di produzione per nuovi radiofarmaci sperimentali.

“L’obiettivo – anticipa il direttore generale Irst, dottor Lorenzo Stefano Maffioli – è quello di costruire una rete collaborativa nazionale e internazionale, che permetta l’accesso a queste terapie a tutti i pazienti che ne hanno bisogno”.

In questo percorso, l’Irst si è avvalso della collaborazione dell’azienda Itelpharma, che ha curato la costruzione del sistema di gestione della qualità, con l’obiettivo di garantire il raggiungimento degli alti standard nella produzione e controllo dei radiofarmaci sperimentali necessari per ottenere l’autorizzazione.

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