Cesena
Aiuti pro Ucraina. In partenza la sesta missione
Quinta missione ai nastri di partenza. Anzi, sesta. Sì, perché nella primavera dello scorso anno il solito gruppetto di amici e volontari capitanati dall’imprenditore in pensione Valchirio Piraccini, dal presidente della Misericordia Valle del Savio, Israel De Vito, e dall’operatore della Caritas diocesana, Andrea Casadei, riuscirono nell’impresa di caricare un tir con destinazione don Andry, a Leopoli. Il sacerdote è il direttore della Caritas diocesana di rito orientale della città ucraina, da diversi anni gemellata con la Caritas di Cesenatico.
Anche con questa sesta missione umanitaria pro Ucraina il carico di un bilico, dei cinque che partiranno giovedì 18 gennaio avrà la medesima destinazione verso Leopoli, per don Andry. Alla missione ha aderito un lungo elenco di sostenitori tra cui, oltre i già citati, protagonisti assoluti anche in questa nuova occasione, si possono annoverare la Caritas diocesana di Cesena-Sarsina, la Caritas di Cesenatico, il Rotary club Cesena, il Rotary club Novafeltria, il Rotaract Cesena.
Per il viaggio hanno messo a disposizione due automezzi ei relativi autisti la Vignali trasporti (uno sarà condotto da Fabio Vignali), due la cooperativa Polo trasporti (alla guida di un mezzo ci sarà il vicepresidente Maurizio Dall’Ara) e uno la società Rla. Per la logistica locale è intervenuto Romano Zamagni, mentre per il trasbordo di molte tonnellate di merce dalla Basilicata a Cesena il sostegno è stato fornito dalla Stj di Tagliente Antonio. Parte della merce è stata raccolta grazie all’interessamento del rettore del seminario maggiore di Basilicata, don Antonio Polidoro.
A Lezajsk, non lontano dal confine tra Polonia e Ucraina, dove il drappello di cesenati ha gettato ponti fin dal marzo 2022, nel grande magazzino gestito dalla Caritas polacca verranno scaricate non meno di 120 tonnellate di merce. Si tratta di arance, clementini, limoni, mele, kiwi, patate, cipolle e finocchi, più molte confezioni di generi alimentari. Verranno recapitati anche 450 scatoloni di capi di abbigliamento, 3.500 lenzuola, 5.000 coperte e 130 chili di medicinali.
L’elenco dei sostenitori è lunghissimo e sarà di certo parziale. Ce ne scusiamo fin da subito per eventuali dimenticanze.
Romagna tin bota, Granfrutta Zani di Granarolo (Ra), Agrintesa di Faenza, Minguzzi di Alfonsine (Ra), Alce nero – La Cesenate di Cesena, Fantozzi di Sala di Cesenatico, Antonelli Fabio di Gambettola (Fc), Fellini Patrizio di Gambettola (Fc), Calegari e Babbi di Savignano sul Rubicone (Fc), Sapori di Romagna di Forlimpopoli (Fc), Tozzi frutta di Forlì, Ferri e Pracucci di Cesena, NaturaItalia di Castenaso (Bo), Jingold di Cesena, Patfruit di Ferrara, Smarelli di Pescara, Colfiorito di Colfiorito (Pg), OsoleNapole di Marigliano (Na), Agricola Srl mercato di Cesena, Biondi mercato di Cesena, Ortomercato di Cesena. Un ringraziamento particolare va alla direzione del mercato ortofrutticolo di Cesena.
Altri ringraziamenti vengono riservati al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì, allo Studio medico “Comandini” di Cesena, la dottoressa Federica Fabbri, a “Linea sterile” di Sant’Angelo di Gatteo (Fc), al Mantello di San Martino e alla Comunità papa Giovanni XXIII, all’emporio solidale “Il Barco” di Cesena. E poi ancora, Vittorio Alvisi, Zoffoli banane, Gobbi Alvaro e Daniel, Bertozzi Filippo, Bartolini Maurizio e i fratelli di Valchirio Piraccini, Walther e Valtiero.
È nutrito anche l’elenco dei sostenitori calabresi, contattati dal cesenate Valchirio Piraccini. Oltre la già citata azienda di logistica e trasporti di Scanzano Jonico, Stj di Tagliente Antonio, sono stati della partita: da Policoro (Matera): Fevi frutta, Azienda Troyli (dottor Rocco De Ruggeri) Fratelli Ancona, Ligorio Giuseppe, Padula Vincenzo. Da Scanzano Jonico (Matera): Zuccarella Rocco, Ababio, Corvaglia Filippo, Rosito frutta, Mean frutta, A.M.A.L.A. Da Rotondella (Matera): Di Pinto Nicola (Terre lucane), Di Pinto Giuseppe (Pellitta), cooperativa Trisaia. Da Rocca Imperiale (Cosenza): Lemon house (Mitidieri Gianni).
Per il seminario maggiore di Basilicata, il grazie di Piraccini, deus ex machina di questa sesta missione umanitaria, va al rettore don Antonio Polidoro (foto in alto), coadiuvato nell’organizzazione da Alfredo Carullo.