Rubicone
Al lavoro solo con green pass, Suba Seeds e sindacati dialogano
Lavoro e sicurezza. Nel territorio tiene banco la questione Suba Seeds. Nei giorni scorsi l’azienda con sede a Longiano, sulla via Emilia, ha scritto ai dipendenti rendendo note le proprie decisioni “volte alla tutela della salute di tutte le risorse umane occupate” e “anche per la tutela della salute dell’economia aziendale“, visti gli stop in caso di positività al Covid-19.
Da qui il provvedimento di “far accedere al nostro stabilimento solo coloro che sono in possesso di regolare green pass oppure di regolare tampone molecolare o anche rapido effettuato entro le 72 ore, costo a carico del dipendente”.
Ne consegue che “i dipendenti che non saranno nelle condizioni idonee saranno collocati a casa in ferie qualora vi siano delle ore disponibili e poi in assenza non retribuita dal lavoro”.
Dei circa 180 lavoratori dell’azienda che produce sementi, una decina non ha il green pass e rivendica le proprie ragioni. La questione è stata presa in carico dai sindacati, che, dopo giorni di proteste, ieri hanno incontrato la direzione aziendale di Suba Seeds. Ambo le parti hanno ribadito le reciproche posizioni manifestando un’apertura al dialogo, fissando un ulteriore incontro per il 6 settembre prossimo.
In una nota congiunta, Flai-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil fanno sapere che “prima di tutto abbiamo chiesto all’azienda di abolire il regolamento che prevede l’accesso tramite l’utilizzo del green pass, poiché ancora nessun obbligo è stato introdotto a livello normativo nazionale e quindi illegittimo. Abbiamo inoltre chiesto che venga eliminata la trattenuta sullo stipendio del costo del tampone effettuato dal lavoratore e infine abbiamo richiesto il coinvolgimento del medico del lavoro aziendale affinché sia valutato il rispetto delle norme di sicurezza durante lo svolgimento di tutta l’attività lavorativa”.
Nelle prossime ore è attesa la risposta della direzione Suba Seeds in merito alle prime richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali.