Cesena
Alla “Violante Malatesta” si mantiene attiva la mente
Al via un percorso per migliorare e sviluppare le capacità cognitive delle persone più fragili, anche con strumenti digitali
È partito giovedì 14 novembre il percorso “Mente attiva” dell’associazione Limo Aps ideato dalla psicologa Eleonora Giammari che ha coinvolto il centro diurno “Violante Malatesta” di Cesena. A promuoverlo è Casa Bufalini, laboratorio aperto del Comune, con l’obiettivo di migliorare e sviluppare le capacità cognitive delle persone più fragili.
Incontri di gruppo nel centro diurno
L’attività, fanno sapere dalla struttura, si inserisce all’interno del progetto “OpenLab: il digitale incontra le periferie” per promuovere iniziative di inclusione digitale con particolare riferimento alle utenze fragili, coinvolgendo anche le cra del territorio. Lo scopo è quello di mantenere attiva la mente dei partecipanti tramite esercizi proposti in forma orale e scritta, mediante l’utilizzo del tablet e di strumenti digitali con il supporto e coordinamento di psicologici professionisti. Le attività riguardano esercizi specifici per allenare le funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, ragionamento) e lavorare sugli aspetti legati all’umore e all’autostima, personalizzando la proposta formativa. Si tratta di incontri di gruppo a cadenza settimanale che si svolgono nel centro diurno.
Il Cigno: “Progetto innovativo e di qualità”
“La nostra equipe è sempre alla ricerca di progetti innovativi e di qualità – commenta in una nota Elena Rossini, direttrice organizzazione e controllo della cooperativa sociale “Il Cigno” che gestisce la struttura -. Questi possono consentire ai nostri residenti non solo momenti di intrattenimento, ma anche proposte finalizzate a sviluppare un percorso utile al mantenimento delle loro capacità cognitive. Inoltre, questo tipo di proposte progettuali è utile alla socializzazione e al benessere psicologico della persona, che per noi rappresentano aspetti fondamentali su cui da sempre si fonda il nostro servizio di assistenza e di cura”.