Alluvionati, un contributo dalla Germania attraverso il Rotary Cesena

Immagini drammatiche di un disastro senza precedenti. Sono bastati tre sopralluoghi alle attività più vicine al corso del Savio per rendere evidente a Jürgen Kütemeyer e alla consorte Marina Colonna gli effetti devastanti dell’alluvione del 16 maggio. Situazioni nella quali ancora oggi fervono le azioni di recupero attraverso potenti deumidificatori che intervengono ad assorbire l’umidità lasciata dalla piena sui muri interni, laddove il sole non arriva diretto. Azione propedeutica ad ogni altro intervento di recupero.

Jürgen Kütemeyer, console onorario d’Italia per la regione tedesca del Rhein-Necker, che ospita una comunità italiana di oltre 25.000 persone, è venuto in questi giorni a Cesena per documentare come il Rotary di Cesena ha investito i 12.000 euro di una raccolta fondi avviata dal Salon Diplomatique e dal Deutsch-Italienischer Freundeskreis, di cui Kütemeyer è consigliere e fondatore, con il preciso obiettivo di aiutare i cesenati (la moglie Marina è originaria di Cesena) colpiti dall’alluvione.

“In occasione della Festa nazionale italiana – spiega  Kütemeyer – che abbiamo celebrato ancora una volta con un ricevimento nella nostra città di Mannheim, abbiamo chiesto ai numerosi ospiti tedeschi e italiani una donazione per le vittime dell’alluvione. Gran parte del successo di questo evento è dovuto anche al relatore ospite di quest’anno, Leoluca Orlando, venuto appositamente a Mannheim. Anche a lui vanno i nostri ringraziamenti”.

I fondi arrivati dalla Germania sono stati investiti dal Rotary nella fornitura di deumidificatori, uno dei service più concreti a favore degli alluvionati avviato dal sodalizio cesenate che vi ha investito 30 mila euro. “Ad oggi – spiega il past presidente Paolo Montalti, sotto la cui presidenza è stato avviato il service – abbiamo in attività sul territorio circa 40 macchine. Si tratta in parte di deumidificatori che ci sono stati concessi in prestito dal Rotary Club di Adenau, che li ha utilizzati in un’analoga situazione in Germania, e in parte di macchine da noi direttamente noleggiate”. I deumidificatori sono stati consegnati personalmente da Paolo Montalti con la collaborazione dell’altro past president Rotary, Rocco De Lucia.

La richiesta continua ad esser alta e i deumidificatori vengono fatti circolare tra i richiedenti.

Una mezza dozzina sono collocati tra le Cucine popolari, la palestra Champions e il ristorante Pitto: le location dove sono stati accompagnati Jürgen Kütemeyer e Marina Colonna.  Ed è stato un viaggio nella devastazione.

Alla palestra Champions, dove con un formidabile colpo di reni l’attività è ripresa almeno all’80 per cento, è ancora completamente distrutta la palestra seminterrata. Un danno da 200 mila euro, ha preventivato Enrico Sirri, uno dei membri della società che gestisce la Champions, che vanno ad aggiungersi alla distruzione di 2 mila libri d’arte e 250 quadri custoditi nella struttura, adibita in parte a galleria d’arte. Fino ad ora non è arrivato loro alcun contributo.

Attrezzature in buona parte fuori uso anche alle Cucine Popolari nei locali presi i affitto dalla Fondazione Don Baronio. Qui il presidente Enzo Cappelletti ha mostrato a Jürgen Kütemeyer uno spazio articolato che ancora porta le tracce di un metro e 80 centimetri di acqua. Nonostante tutto le Cucine riapriranno a settembre e rendono grazie alla città per i contributi generosamente ricevuti.

Kütemeyer e consorte, accompagnati anche dall’attuale presidente dl Rotary Massimo Cicognani, hanno terminato il sopralluogo nel ristorante da Pitto, gestito dalle sorelle Paola e Patrizia Amadori. Qui l’ubicazione a fianco dell’alveo del Savio è stata pagata a caro prezzo. La devastazione è stata quasi totale, soprattutto ai piani bassi e seminterrati. Ma l’attività, dopo 40 giorni il cui mancato introito si aggiunge ai danni materiali, è faticosamente ripresa. Resta da recuperare tutto lo spazio sotterraneo. 

Nella prima fotografia al ristorante da Pitto, nella seconda alla palestra Champion’s