Alma Mater Studiorum, crescono le immatricolazioni

Numeri ancora una volta positivi per le immatricolazioni all’Alma Mater Studiorum di Bologna. I dati sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal rettore Giovanni Molari. “L’Università di Bologna – ha detto – conferma la sua capacità attrattiva in un contesto nazionale in sofferenza”.

I nuovi iscritti nell’anno accademico 2021-2022, in cui la didattica è mista a causa della pandemia, registrano una crescita del 4,3 per cento rispetto al 2020-2021. Le nuove iscrizioni sono 28.250, su un totale di oltre 88.600 iscritti all’Ateneo bolognese. Crescono di più le lauree triennali (+5,8 per cento) e quelle a ciclo unico (+11,2 per cento) rispetto alle lauree magistrali (+0,3 per cento). I corsi più gettonati, da quanto detto dal rettore, sono Giurisprudenza e quelli inerenti a materie culturali o legate all’agroalimentare.

La crescita del numero degli iscritti si registra in tutte le sedi, a eccezione di Forlì. A Bologna +5,6 per cento, a Ravenna + 7,3 per cento, a Cesena + 6,1 per cento, a Rimini 5,3 per cento. La flessione registrata dal campus di Forlì è del -9 per cento, “a causa dell’introduzione del numero chiuso alla Facoltà di Sociologia”, come ha specificato il rettore Molari.

Altro dato positivo per l’Università bolognese riguarda gli iscritti da fuori regione, che sono il 52,7 per cento del totale, contro il 51 per cento dello scorso anno, superando gli studenti provenienti dall’Emilia-Romagna. Degli iscritti da fuori regione, il 33 per cento viene da un altro Paese, con 400 iscritti internazionali in più in un anno.

“L’orgoglio per la fiducia accordata all’Alma Mater – ha commentato il rettore – non deve essere disgiunto dalla grande preoccupazione per il dato nazionale, con il numero di immatricolazioni in flessione, stando alle prime stime del ministero dell’Università e della ricerca”.

Nel dettaglio, il campus di Cesena conta 1.545 nuovi iscritti. Di questi, 920 al primo ciclo, 510 al secondo ciclo e 110 alle lauree a ciclo unico. Dalle parole di Molari, a Cesena c’è stato un “forte aumento delle magistrali, in controtendenza al dato di ateneo”.