Alternanza scuola-lavoro, il “Comitato per Cesena” pensa alla programmazione di un LinkedIn locale

L’alternanza scuola-lavoro è un tema attuale per il territorio cesenate, non solo per i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto stagisti e tirocinanti ma anche perché con il superamento della fase più dura della crisi economica le aziende cercano risorse che abbiano un bagaglio di preparazione ragguardevole. La formazione, è risaputo, affonda le basi negli anni universitari ma dopo il conseguimento della laurea è compito delle imprese consentire agli studenti di conoscere il mondo del lavoro. Elementi su cui si sono concentrati i membri di “Comitato per Cesena” nato in questi giorni per rispondere ad alcune problematiche della città e proposte dalla popolazione. Presieduto da Marco Giangrandi e costituito da circa dieci iscritti, il comitato si pone come obiettivo un impegno continuativo che interessi tutta la città. “Sempre più spesso la gente si limita a postare le proprie lamentele restando sul divano ma noi chiediamo un maggiore coinvolgimento sia dei cittadini che dell’Amministrazione comunale e della associazioni di categoria”, commenta Giangrandi.

‘Comitato per Cesena’ nasce in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno?

Non abbiamo preferenze politiche. Siamo aperti a un dialogo con tutte le parti. Nasciamo per fare da collante tra i diversi attori della nostra realtà locale e per offrire un servizio civico alla città. Ci occuperemo di tutte le tematiche in modo orizzontale 

Quali, dunque, le linee di partenza?

Ascoltare i cittadini e collaborare con l’amministrazione pubblica chiedendo il supporto dei soggetti di categoria e stimolando chi si vuole aggregare a noi.

Primo tema: alternanza scuola-lavoro. Perché?

In questi mesi abbiamo lavorato su questa specifica tematica che ci è sembrata interessante. Se ne parla tanto negli ultimi mesi anche se sembra che nessuno prenda in mano la questione. Abbiamo incontrato diversi soggetti, tra loro imprenditori e insegnanti. Molte imprese hanno il desiderio di ripartire avvalendosi di risorse fresche di studi ma spesso non riescono a trovare la competenza nelle persone. Anche i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro trovano molte difficoltà.

Di quale genere?

Spesso nelle aziende i neolaureati sono trattati da manovali e non da risorse competenti che potrebbero aggiungere molto di più al mondo del lavoro. Riflettendo sul tema abbiamo quindi pensato di unire queste due realtà mediante la programmazione di una piattaforma formativa, una sorta di LinkedIn locale che agevoli la ricerca attraverso la localizzazione.

Un portale di collocamento insomma?

Non proprio, non saremo un ufficio di collocamento ma agevoleremo la ricerca di un’impresa che garantisca una degna formazione. Abbiamo incontrato professori che si occupano nei vari istituti dell’alternanza scuola-lavoro. Il discorso del portale è piaciuto a tutti. Le associazioni di categoria potrebbero finanziare borse di studio. Le risorse ci sono ma ora è il tempo di metterle in comunicazione le une con le altre. È necessario creare un collettore di dati che siano utili al ragazzo e alle imprese. Cercheremo di ottemperare queste mancanze.