Dall'Italia
“Anna Magnani. Racconto d’attrice”, a 50 anni dalla morte
Due date: 26 settembre 1973 – 26 settembre 2023. Sono ormai cinquant’anni che Anna Magnani ci ha lasciati. Avrei voluto che la più grande attrice del nostro cinema fosse ricordata con una rassegna e magari un convegno di studi, ma più di due o tre dei suoi film più visti ripresentati in tivù e poco altro non si avrà. Pare.
L’unica iniziativa che al momento sia degna di menzione per un simile anniversario arriva dall’editoria. Non un’ennesima biografia, ma uno sguardo nuovo, una lettura dell’arte di Nannarella da un’angolazione ancora non indagata.
“Anna Magnani. Racconto d’attrice” è un libro di agevole lettura anche per chi non è del mestiere. È una pubblicazione che ha più d’un pregio: innanzitutto mostra una straordinaria capacità di sintesi, che non si traduce in uno stringato e frettoloso riassunto di una vita fuori dal comune, ma nella capacità di cogliere i passi fondamentali di una vita che resta come una sorta di sottotesto, capace all’occorrenza di affiorare per legare ogni accadimento o evento.
Un’opera vale la credibilità del proprio autore – in questo caso autrice – e Chiara Ricci è una giovane scrittrice con all’attivo diverse opere e tutte di spessore. Preparatissima e appassionata del proprio lavoro, ha un approccio scientifico da vera ricercatrice. Con lei anche il già appurato perde di ovvietà, perché non c’è nulla che non poggi su una verifica, diretta o indiretta, che i tempi anagrafici non consentano. C’è in questo piccolo libro la serietà dell’asserito e la passione per un lavoro affrontato e concluso.
Altro pregio è l’impostazione grafica, che dà risalto e spazio alla voce della stessa Magnani e dei suoi contemporanei.
Infine, ma non ultimo, uno sguardo acuto su un aspetto non ancora affrontato e in perfetto accordo con il percorso formativo dell’autrice: l’esame di pochi e precisi titoli della filmografia dell’artista – che lascio scoprire a chi vorrà acquistare il libro – alla luce de “il teatro davanti alla macchina da presa”.
A questa analisi monografica Chiara Ricci arriva a conclusione di un’indagine sulla donna che visse la propria arte come senso stesso della propria vita, come cammino esistenziale per colmare, capire, affermare se stessa.
“Anna Magnani. Racconto d’attrice” è uno sguardo che abbraccia ogni faccia di quel prisma meraviglioso che fu Nannarella, senza emettere un giudizio, senza riproporre i soliti stereotipi, che ne hanno cancellato negli anni la straordinaria complessità di donna e di artista.