Anno scolastico valido e maturità light. L’intervento al Senato della ministra dell’Istruzione

Sull’incognita della riapertura la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina l’ha detto chiaro e tondo: “Voglio ribadire con chiarezza un aspetto fondamentale, si tornerà a scuola se e quando, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie, le condizioni lo consentiranno”.

Così si è espressa oggi pomeriggio durante l’informativa al Senato, in cui ha confermato che l’anno scolastico 2019/2020 resterà valido “in deroga al raggiungimento minimo di 200 giorni previsti”.

Per ora le scuole resteranno chiuse fino al 3 aprile, anche se nuove misure restrittive sono previste nell’ultimo decreto del Governo firmato ieri dal presidente Mattarella.

Novità per quanto riguarda la maturità, per cui si prevede una versione light, senza rigidità ma seria. “Il mio orientamento è di proporre una commissione formata da soli membri interni, con presidente esterni. Da un lato, ciò vale a tutelare gli apprendimenti effettivamente acquisiti. Dall’altro, un presidente esterno si fa garante della regolarità dell’intero percorso d’esame”, ha affermato Azzolina, che ha speso parole rassicuranti in particolare per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori.

La titolare del Miur ha ricordato che il suo dicastero si è attivato fin dai primi giorni dell’emergenza per supportare le scuole nell’attivazione della didattica a distanza. Ha presentato i dati di un monitoraggio secondo cui degli 8,3 milioni di studenti e studentesse costretti a casa dalle misure di contenimento del Covid-19 “ne sono stati raggiunti 6,7 milioni”. Ha poi evidenziato che si tratta di un’emergenza scolastica a livello globale, in quanto la crisi interessa 1,5 miliardi di ragazzi: più di tre quarti degli studenti nel mondo.

A supporto delle lezioni online sono stati stanziati, nel decreto denominato ‘Cura Italia’, 85 milioni di euro. Nel dettaglio andranno per potenziare le piattaforme e gli strumenti digitali per le scuole, per fornire alle famiglie dispositivi digitali e connettività (con particolare riferimento per le famiglie meno abbienti) e per la formazione del personale scolastico. E ci saranno mille assistenti informatici in aiuto agli istituti e agli studenti in difficoltà. Ulteriori 43,5 milioni saranno messi a disposizione.