Antenna a Ponte Ospedaletto, clima caldo al Consiglio di frazione

Clima rovente, non solo per le alte temperature, martedì sera al Consiglio di frazione di Ponte Ospedaletto-Balignano. All’ordine del giorno la realizzazione di una nuova stazione radio base per la telefonia cellulare 5G da parte di Iliad, nel terreno di un privato, che ha spinto 252 cittadini a raccogliere firme contro il Comune di Longiano “per averne concesso il permesso” (vedi notizia richiamata nella sezione “Leggi anche”).

Presenti, accanto al sindaco Mauro Graziano, due tecnici di Arpae, l’assessore Lorenzo Campana e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Mirco Menghetti. Sala piena e tanti rimasti fuori.

Il primo cittadino ha lasciato subito la parola ai tecnici di Arpae che hanno spiegato di aver svolto una “valutazione preventiva in modo congiunto e coordinato con Ausl Romagna”. Arpae ha sottolineato che “i limiti di esposizione e i valori di attenzione rientrano tutti nei limiti previsti dal legislatore. In Italia il tetto massimo di esposizione al campo elettrico a radiofrequenza è di 20 volt/metro, ma si tratta di un limite valido per esposizioni brevi (6 minuti), oppure occasionali, mentre il valore di attenzione per il campo elettrico generato dalle radiofrequenze, per esposizioni all’interno di edifici adibiti, a permanenza non inferiore a quattro ore giornaliere, dallo scorso maggio è di 15 volt/metro, mentre prima era di 6, numeri ben al di sotto della media europea”.

Dai tecnici anche prove sul campo con due strumenti che segnano, nella sala del Quartiere, valori bassi, ma con la nuova antenna non ancora attivata. Arpae ha provato anche a spiegare che, sotto l’ombrello dell’antenna, le emissioni sono inferiori rispetto a chi si aggancia da più lontano. La disamina è stata però interrotta da alcuni cittadini: “Siamo qui per esporre le nostre motivazioni al sindaco, non per ascoltare disquisizioni tecniche”. Negli interventi, le preoccupazioni per la saluta e per il deprezzamento delle proprie abitazioni. Accese le critiche al Comune: “Sono mancati rispetto e comunicazione. Questa assemblea andava fatta prima. Magari, attorno a un tavolo, il proprietario del terreno avrebbe cambiato idea. L’Amministrazione comunale sapeva dell’antenna da ottobre e non ci ha informati”.

“Alcuni argomenti non passano dalla scrivania del sindaco – si è giustificato Graziano -. Questo è un tema tecnico che non ha necessità di un indirizzo politico. È l’accordo fra una multinazionale e un privato. Gli uffici hanno richiesto un parere agli enti competenti e, una volta ricevuto, non ci sono strumenti politici per bloccare l’installazione. Fare una riunione prima non avrebbe cambiato nulla”.

Intervenuto anche il proprietario del terreno: “Iliad ha risposto alle richieste dei cittadini installando questa antenna. Ci sono 140 domande. L’antenna, se non avessi dato io il permesso, sarebbe comunque sorta in questa area, che rientra nel piano industriale dell’azienda”.

Fra auguri di poca salute ai proprietari del terreno e accuse al sindaco di essere “un Ponzio Pilato”, l’assemblea è proseguito affrontando un altro tema caldo: quello delle esalazioni maleodoranti causate da una ditta alimentare. “Sono peggiorate – ha riferito una cittadina – nonostante l’azienda abbia promesso che l’installazione di un innovativo e costoso impianto di abbattimento odori avrebbe migliorato la situazione”.

“Siamo in stretto contatto con l’azienda – ha risposto il sindaco Graziano -. Nei prossimi giorni la ditta effettuerà la manutenzione degli impianti e a metà luglio convocheremo di nuovo il tavolo aperto l’anno scorso per aggiornarci sul problema”.

“Se le promesse fossero state mantenute, non ci sarebbe stato bisogno di questo aggiornamento – ha sottolineato un residente -. Il disagio invece è fortissimo”.

A chiusura della lunga serata, per stemperare i toni, il sindaco ha annunciato che, nel corso dell’estate, saranno asfaltate per intero via Fontanazze e via Olmadella, come da tempo richiesto dai cittadini.

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