Arriva al Bufalini la radiologia interventistica oncologica

È una donna il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Radiologia dell’ospedale Bufalini di Cesena. Emanuela Giampalma, 56 anni, faentina, in forza dallo scorso mese di agosto a Cesena, si è presentata ufficialmente stamane nel corso di una conferenza stampa.

Prima di approdare a Cesena, la nuova dirigente è stata responsabile della Radiologia Interventistica e Vascolare all’infermi di Rimini e prima ancora aveva lavorato al Malpighi di  Bologna e al Morgagni di Forlì.

Giampalma porta con sé il valore aggiunto di una preparazione tecnico professionale in Radiologia Interventistica Oncologica, il chè si inserisce, ha spiegato il direttore generale Ausl Romagna Marcello Tonini, in un percorso di sviluppo dell’Ausl della Romagna nel campo della radiologia interventistica oncologica.  

“Questo incarico – ha esordito la dirigente – mi consente di sintetizzare tutte le competenze acquisite nelle precedenti esperienze lavorative, e ciò avverrà al meglio all’interno della rete oncologica che si sviluppa tra l’azienda sanitaria e l’Irst” (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, ndr).

L’ingresso del nuovo primario fa parte di un generale processo in corso. Il concorso per il primariato di Cardiologia del Bufalini uscirà entro Natale, ha spiegato il direttore della direzione medica dei Presidi Ausl Romagna Stefano Busetti, mentre sono uscita nei primi mesi del 2018 i bandi per Medicina Interna e Pronto Soccorso e sono concluse, e quindi il personale è in entrata, le selezioni per i primari di Anestesia-Rianimazione,  Chirurgia Generale e Ostetricia.

I 30 nuovi primariati designati dalla nascita dell’auslona ad oggi diventeranno 52 a fine 2018 su  200 Unità Operative attive e un totale di 2300 dirigenti medici in forza nell’azienda i cui tre ambiti, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, contano circa 400 mila abitanti ciascuno.

 “Tali movimenti sono da attribuire a una dinamicità fisiologica – ha spiegato il direttore generale Tonini – da leggere nel contesto organizzativo di una realtà che possiamo definire neonata e nella quale si cerca di evitare doppioni e sprechi oltre che di applicare le indicazioni del decreto Balduzzi”.

La radiologia interventista, ha precisato la dottoressa Giampalma, usa il metodo dell’immagine, a guida di interventi  mini-invasivi che non richiedono anestesia generale ma locale o una blanda sedazione. La tecnica si può applicare in tutti i campi a 360 gradi con riduzione dei costi e anche di interventi per i pazienti che vengono così affidati all’ambito medico e sottratti a quello chirurgico. “Chirurgia e radiologia interventista – ha quindi concluso l’esperta – parlano un linguaggio comune e se il progetto andrà nella direzione che auspichiamo, l’ambito di Cesena e l’azienda sanitaria sono diretti a diventare un’eccellenza”.

Il reparto serve anche a Savignano sul Rubicone, Cesenatico, Mercato Saraceno e Bagno di Romagna e nel 2017 ha effettuato al Bufalini oltre 110 mila prestazioni tra tac, risonanze magnetiche, angio diagnostica, ecografie, radiografie.

A margine della conferenza stampa, il direttore Tonelli ha risposto alla domanda sull’arrivo del corso universitario di medicina a Cesena, ha detto che nelle ultime settimane l’accordo di collaborazione tra l’università e il servizio sanitario regionale hanno subito una accelerazione. In questo contesto i primi mesi dell’anno potrebbero portare delle novità anche per quanto riguarda la ricerca e la didattica seguendo le vocazioni dei territori, che per Cesena si richiamano all’ambito della neurochirurgia.

Mariaelena Forti