Arriva la rondine

 

Sabato 5 ottobre si riapre il sipario al Teatro “Bonci” di Cesena con l’opera “La rondine”, di Giacomo Puccini. Dal 1996 il Conservatorio cittadino, oggi unito a quello di Rimini, propone ai cesenati un’opera lirica, prima con un concorso internazionale, oggi direttamente pescando dalle fila dei suoi iscritti.

Opera prescelta per questo debutto, è una delle meno conosciute e delle più sfortunate di Giacomo Puccini, supremo operista italiano, autore da cartellone in tutto il mondo, che tentò, poco prima della Grande guerra, anche la via dell’operetta, con una commissione che gli giunse da Vienna. Il musicista giunse addirittura a rifiutare la commissione, dopo aver letto il libretto che era giunto dalla capitale austriaca, affidandolo al fido Giuseppe Adami perché lo rielaborasse: il conflitto mondiale rese le cose ancora più complesse, e “La rondine” ebbe così vita assai grama.

«Quest’opera gode di cattiva fama, è chiamata “La traviata” dei poveri», dice Stefano Vizioli, regista dell’allestimento cesenate, «ma non è così: è un’opera molto moderna, con una protagonista, Magda, che si impone in un mondo prettamente maschile, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e decide di vivere come meglio le piace, in totale libertà».

Argomento simile a quello del capolavoro verdiano, “La rondine” infatti vede la storia di una mantenuta d’alto bordo che prova l’amore per un giovane innamorato, si allontana dal mondo frivolo in cui viveva, ma alla fine, a differenza della Violetta di Verdi, ci ritorna, come la rondine del titolo, perché non vuole essere sottomessa a nessuno, neanche al giovane che dice di amarla. Opera complessa, con un coro di 40 elementi, una ricca partitura orchestrale, l’esecuzione di sabato 5 ottobre sarà l’occasione per ascoltare e vedere un’opera pochissimo nota ma di grande interesse, frutto della collaborazione del Comune di Cesena, Fondazione Ert, Conservatorio “Maderna-Lettimi” e Accademia di Belle arti di Bologna.

«Un’occasione unica, precisa il regista Vizioli, per i giovani interpreti e per i giovani artisti: allestire un’opera è difficile, riuscirci da quasi trent’anni come fa il Conservatorio cesenate ha del miracoloso». L’ingresso sarà libero, per favorire la partecipazione: missione riuscita, dato che il teatro risulta pressoché esaurito. Un’anticipazione si avrà venerdì 4 alle ore 18,30: nel foyer del teatro il regista presenterà il suo volume “Suonare in palcoscenico. Conversazioni sulla regia lirica”, in cui ha raccontato decenni di allestimenti operistici coi maggiori direttori d’orchestra.

“La rondine” fa parte di un vasto progetto, finanziato dal Pnrr, che riguarda 12 istituzioni nazionali, guidate dall’Università “La sapienza” di Roma: in questo percorso, all’opera di quest’anno dovrebbe seguire, nel 2025, l’opera “Il console” di Giancarlo Menotti, anche se questo titolo è ancora in forse.

Info: 0547355959.

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