Arrivano le cassette postali elettroniche

I tempi cambiano, come pure le abitudini. E così certi servizi, una volta essenziali, sono costretti a scomparire oppure a evolversi. È il caso delle care e vecchie cassette postali rosse: se in passato accoglievano tante lettere o cartoline vergate a mano, oggi languano semi-vuote, soppiantate da una comunicazione sempre più tecnologica. Ma non si estingueranno, come sta accadendo per esempio con le cabine telefoniche, diventeranno piuttosto “intelligenti” e presto arriveranno anche a Cesena. 

Non è passato inosservato il fatto che da qualche giorno alcune cassette postali sparse nel centro storico sono “fuori uso”. Per imbucare la corrispondenza è necessario recarsi direttamente all’agenzia postale di piazza della Libertà oppure in zona teatro Bonci, dove è rimasta attiva quella situata sotto i portici accanto al tabaccaio. 

Poste Italiane informa infatti che “sta procedendo a una riorganizzazione della rete delle cassette rosse in linea con le mutate esigenze di una clientela sempre più digitalizzata e con il conseguente sensibile calo dei volumi di corrispondenza classica”. Il cambiamento è previsto da un’apposita delibera Agcom (n. 308) emanata lo scorso anno ed è in attuazione gradualmente su tutto il territorio nazionale, salvaguardando comunque le aree più disagiate. “La delibera ha il pregio di coniugare le esigenze di efficientamento della rete cassette con quelle di ammodernamento della stessa, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale”, evidenzia Poste Italiane. 

Il filo conduttore che lega le nuove cassette Smart letter box” a quelle vecchie è il colore rosso fiammante, ma per il resto sono tutte nuove più piccole, digitali e connesse. Sono dotate di specifici sensori che verificano l’effettiva presenza della posta al suo interno, consentendo di ottimizzare l’attività di vuotatura ed evitando così inutili passaggi da parte del portalettere. Inoltre, possono rilevare una serie di paramenti ambientali, quali temperatura, quantità di polveri sottili e biossido di azoto nell’area interessata. 

In via sperimentale sono attualmente 16 le cassette di nuova generazione installate sul territorio regionale, di cui quattro nella provincia di Forlì-Cesena. A livello nazionale sono oltre 500 quelle attive, di cui 300 nei Comuni con meno di 5mila abitanti. La rimozione delle vecchie cassette si concluderà a fine 2024.